PornoMemorie

Post N° 9


Ieri ho visto la prima del film:UncuT Member only Il primo film del cazzoe il mio giudizio critico è:Tanto di CAPPELLA!78 minuti di piano sequenza con inquadratura fissa sul pisello di un tizio immobilizzato a letto da un incidente. Ero molto curiosa di vedere questo film perchè l'idea del pisello (vittima per eccellenza delle discriminazioni da censura di questo paese invece così pio!!) come protagonista assoluto mi sembrava potenzialmente stupenda. Prima della prima che fa pure rima (sbaciucchiata direi) mi fumavo una sigaretta in fremente attesa quando è arrivato un mio amico che ha lavorato all'ufficio stampa e poi due tizi, che il mio amico mi presenta come il produttore e L'ATTORE.. Quest'ultimo si chiama Franco Trentalance ed è un attore porno professionista. L'avevo sentito proprio il giorno prima intervistato a radio città futura e ne avevo avuto un'impressione davvero gradevole. Ero quindi doppiamente curiosa e l'ho squadrato di sottecchi: un tipo dai tratti somatici e fisici incredibilmente comuni, ho subito pensato: questo tizio cammina per strada e nessuna delle persone che incontra immaginerebbe mai che è un professionista del porno! Forse sono io che a digiuno di hard porno chissà che animale da pornoshow itinerante mi immaginavo! Ma mi è piaciuto questo fatto di essere qualcosa che nessuno vede ed essere se stessi lo stesso con tutti, e mi è piaciuto anche avvertire concretamente la pornografia come un lavoro come un altro, senza il carico di pregiudizio e condanna che questo PIO paese ci monta sulle spalle dell'anima promettendoci di salvarcela, come se potesse farlo qualcuno al di fuori di noi stessi, e come se fosse una cosa fattibile in chissà quale futuro. Comunque Franco è più che gradevole, è molto simpatico e parla con una tranquillità contagiosa nella voce. Gli stavo dicendo di questo blog e della questione del porno e del romantico insieme, e lui m'ha detto una cosa così bella così come l'ha detta che me la sono scritta: "Il sesso è sempre romantico perchè presuppone una dedizione all'altro". Tanto di cappella insomma al mio attore porno/romantico preferito.IL FilmIl film è molto divertente perchè si prende poco sul serio e mette in ballo migliaia di cosette della vita di un povero misogino figofilo immobilizzato a letto e in cerca di topa. Le vicende sono grottesche e sfiorano il noir, ma senza vezzi, senza il compiacimento di chi in effetti ha avuto proprio una bella idea. Le continue variazioni che si inseriscono nell'occhio della telecamera immobile, ma anche i vivaci e a tratti brillanti dialoghi tra i personaggi, tengono viva l'attenzione di chi guarda e ascolta, risultando forzate (come per esempio l'eccessiva gesticolazione delle mani) solo nei primi minuti della visione, trasformandosi in parte del gioco davvero in breve tempo. Un'ultima annotazione la merita il commento musicale che è parte integrante dell'atmosfera del film, davvero cazzara nella più nobile delle guise. Insomma: non solo nonostante l'inquadratura fissa non mi sono annoiata un attimo, ma mi sono pure divertita! Il tutto, per concludere, realizzato con due lire. Penso infatti che bisognerebbe inventare una nuova rassegna cinematografica: mille film a mille lire! Sottotitolo: Gli effetti speciali delle idee!! (sono un genio, ho quasi paura di me stessa, come mai faccio ancora la cameriera? Genio incompreso!? Ancora meglio! Quello spontaneo e non finanziato! Scusate ma oggi mi faccio ridere e mi voglio bene, e finchè dura..). Alla fine del film, dopo aver avuto per un'ora e passa questo simpatico membro davanti agli occhi si esce dal cinema percependolo finalmente con la tranquillità che merita, quella con cui si pensa a un orecchio, o a un piede, e non come la fantomatica e misteriosa terza gamba, o come qualcosa da nascondere, il nobile servo che vive in prigione che cantava la Rettore. E infatti all'uscita dal cinema ho cominciato a pensare tutta tranquilla ai piselli dei maschietti che sfumacchiavano intorno a me, e mi sembrava che se si fossero spogliati avrei potuto guardarglielo senza imbarazzo: e te credo, dopo 78 minuti di cazzo! (ormai le rime mi vengono su come rutti). Una chicca finale: la battuta conclusiva del film è buttata lì con semplicità ed è perfetta, e negli ultimi secondi si vede finalmente Franco Trentalance tutto intero, che è proprio un belvedere. Se qualcuno di Roma è interessato a vederlo, UncuT è al Film Studio in via degli Orti d'Albert 1/c a Trastevere fino a giovedi prossimo. Orario degli spettacoli 16:30 - 18:00 - 19:30 - 21:00 - 22:30. Andatelo a vedere così poi facciamo il primo cineforum del cazzo!