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L'etica del tradimento


Regola numero 1: non e' ammessa premeditazione.A ciascuno di noi, anche durante una storia che funziona, puo' capitare di provare attrazione per qualcun altro, e in circostanze particolari e assolutamente inaspettate puo' capitare una marachella. MA, questo non deve essere un alibi per non assumersi la giusta responsabilita' per i sentimenti della persona amata: non vi sto incitando al tradimento ma alla maturita' nel caso vi succeda. E nessuna premeditazione significa dunque nessuna continuita', ovvero, puo' capitare una sera di fare una cazzata ma se si trasforma in una relazione parallela la cosa diventa inevitabilmente focolaio di falsita' coordinata e continuativa. In questo caso e' necessaria una SCELTA per uscire dalla condizione di tradimento premeditato che non e' ammessa dal nostro decalogo della traditrice matura e responsabile.Regola numero 2: non scaricare tutto sulle spalle dell'altro.Una volta combinata la marachella i sensi di colpa ti divoreranno: cazzi tuoi! Non scaricarli sulla persona amata con l'alibi della sincerita', sarebbe completamente inutile e anzi distruttivo, perche', nel caso tu voglia continuare la storia, l'altro/a non si fidera' piu' di te e soprattutto la tua sincerita' gli/le provocherebbe un dolore immenso e inutile. Nel caso in cui invece, in seguito al tradimento, ti accorgi che era gia' finita e non te ne eri accorto (buongiorno a te) ovviamente e' meglio lasciarsi: guarda caso anche in questo caso e' meglio tacere sulla notte brava.Regola numero 3: omerta'.Nel caso in cui sei sinceramente pentito e magari la marachella ti ha lasciato l'amaro in bocca e senti di amare il partner storico anche piu' di prima: non fare il cretino e stai attento a non tradirti, la tecnica e' quella di OMETTERE, ed evitare di parlare di quel periodo o di particolari che inavvertitamente potrebbero tradire, questa volta te.Regola numero 4: negare fino alla morte.Nel caso in cui il partner si dimostri sospettoso e chieda spiagazioni su qualche particolare compromettente che ti sei lasciato sfuggire mentecatto che sei (ma che fai, tradisci e poi non sai neanche gestirtela? dilettante): SEMPRE NEGARE, il piu' convincenti possibile, mentire raccontando le cose il piu' possibile vicine alla verita' (ma ovviamente tagliando il particolare del biscottino intinto nel latte): piu' la tua versione sara' vicina alla realta' piu' sara' ridotta la probabilita' di tradirti magari contraddicendoti.Regola numero cinque: mezza ma verita'.Se il vostro amore ormai ha capito tutto e negare diventa ridicolo quando non penoso, ricordatevi la regola numero due! Non raccontate all'amato/a tutto il fattaccio condito di particolari come merce di scambio per il perdono: farete un male cane alla persona che amate perche' ogni parola sara' una lama, inutile, nel cuore. Riducete il resoconto al minimo, non c'e' bisogno di dire tutto ma neanche di mentire, a questo punto davvero bisogna essere sinceri, ma sul proprio amore per l'altro! Se davvero amate e volete restare accanto alla persona che avete tradito, i pensieri, le parole, gli atti d'amore vi verranno spontanei e se l'altro/a vi ama ancora, anche se soffre, prima o poi vi perdonera'.Per condire il tutto vi raccontero' un penoso episodio accadutomi prima di incontrare la mitica e ormai indispensabile AmicaPorca:Torno a casa dopo un concerto portandomi un fan, trovo nel mio letto un ex grande amore lasciato appena tre giorni prima. Occhei occhei, non ho perso tempo, e allora? Cosa c'e' di sbagliato nel farsi consolare da un attraente fan che ti ha fissato mentre cantavi per tutta la durata del concerto? Ma tornando al raccontino: apro la porta della mia camera e vedo questo fagotto sotto le coperte. Un mezzo infarto: NON CI POTEVO CREDERE CHE STAVA SUCCEDENDO PROPRIO A ME! CHE CAZZO SEMBRA BEAUTIFUL: SONO PROPRIO LA BUFFONA TRASH DEL DESTINO!! Ho richiuso la porta piu' silenziosamente che potevo e sono uscita, col fan dietro che non ci capiva niente e iniziava a dare forti segni di imbarazzo. Riaccompagno a casa il fan e durante il tragitto mi viene come un tremendo presentimento, che in breve si trasforma nella tragica realta': nella fretta di uscire come una ladra nella notte, ho dimenticato davanti alla porta della mia stanza la borsa. UN FOTTUTO GENIO, certe volte ho quasi paura della mia stessa intelligenza, un innato talento per il segreto. Torno a casa che ormai era l'alba e trovo il letto vuoto, e un biglietto sulla scrivania che non descrivero' per correttezza verso il malcapitato ma diro' solo che si trattava di un agghiacciante delirio di verita'. Mi telefona di li' a poco con la voce rotta e ci accordiamo di vederci al romanticissimo laghetto dell'eur (sarcasmo del destino), dove gli ho raccontato la verita' per filo e per segno, m'ha detto troia, gli ho dato una pizza, e m'ha mollato un calcio nel culo. Settimane dopo mi ha chiamata per dirmi che non mi voleva piu' vedere ma ci teneva a dirmi che non ce l'aveva con me e che gli dispiaceva di avermi maltrattata. Che uomo. Ma quel calcio nel culo al laghetto dell'Eur non me lo dimentichero' mai.