IL SILENZIO DEI COMUNISTI è stato uno spettacolo fantastico,la cui visione consiglio a tutti, a prescindere totalmente dalla propria fede politica.Equilibrato, intenso,vibrante. Suscita domande e suggerisce solo a metà delle risposte, lasciando che la nostra storia personale, il nostro bagaglio di fedi ed esperienze completi la nostra formazione.Inutile dire che Lo Cascio è stato superbo nei panni dell'"inquisitore", così come Maria Paiato; una bella sorpresa è stato Fausto Russo Alesi, che non conoscevo affatto. Rispettivamente i tre incarnavano Vittorio Foà, Miriam Mafai e Alfredo Reichlin, autori dell'epistolario da cui è tratto il lavoro teatrale di Ronconi.Suggestivo e particolare anche l'allestimento scenico, con il palco diviso in tre stanze e il pubblico che veniva fatto "slittare" meccanicamente da una stanza all'altra.Ma di più non dico. Andatelo a vedere! ;)
Il silenzio dei comunisti. E degli educati.
IL SILENZIO DEI COMUNISTI è stato uno spettacolo fantastico,la cui visione consiglio a tutti, a prescindere totalmente dalla propria fede politica.Equilibrato, intenso,vibrante. Suscita domande e suggerisce solo a metà delle risposte, lasciando che la nostra storia personale, il nostro bagaglio di fedi ed esperienze completi la nostra formazione.Inutile dire che Lo Cascio è stato superbo nei panni dell'"inquisitore", così come Maria Paiato; una bella sorpresa è stato Fausto Russo Alesi, che non conoscevo affatto. Rispettivamente i tre incarnavano Vittorio Foà, Miriam Mafai e Alfredo Reichlin, autori dell'epistolario da cui è tratto il lavoro teatrale di Ronconi.Suggestivo e particolare anche l'allestimento scenico, con il palco diviso in tre stanze e il pubblico che veniva fatto "slittare" meccanicamente da una stanza all'altra.Ma di più non dico. Andatelo a vedere! ;)