Sex&City 2013

Addio al nubilato e al passato


Insomma,la serata è più o meno andata.In qualche modo si è riusciti a ricreare un ambientino romantico,con lumini sparsi qua e là nella notte, molte (forse troppe) bottiglie di spumante e regalini ad hoc (che per decenza non descrivo). Presenti anche gli amici di sesso maschile e Fidanzato, che quindi non avrà di che lamentarsi, immagino.Il problema, l'unico neo della serata riguarda noialtri amici, invece.Essendo praticamente tutte coppie, è saltato fuori un dolorisissimo e assurdo totomatrimonio, con tanto di scommesse più o meno stupide su chi avrebbe preso per primo la via dell'altare, e l'ordine con cui gli altri lo avrebbero seguito.Mi si è stretto un nodo in gola e per poco non sono soffocata. Alla luce delle candele guardavo i volti di persone con cui vivo, amo e litigo da 10 anni. Li ricordo tutti in prima superiore, chi con la frangetta, chi con l'apparecchio ai denti, chi con gli occhialoni. Li ricordo alla prima festa, imbarazzati e impacciati nel ballare insieme,alla prima gita, scatenati e pieni di alcool, il primo giorno della maturità tutti tesi come corde di violino.Ho ascoltato le loro piccole e grandi confidenze, asciugato le loro lacrime,riso come una matta alle loro battute. Ho accompagnato alcune dal ginecologo per la prima visita,altre a scegliere "l'abito giusto", ad alcuni ho retto la testa sulla tazza durante una sbronza dolorosa, post-rottura con la tipa di turno.E ora siamo qui, immersi nell'oscurità spezzata solo da pochi lumi,a parlaredi nozze, di mutui e di figli. E'mattina, sono passate ore, e ho un mal di stomaco che non so spiegare. Forse è solo sana preoccupazione per il mondo che mi sta cambiando così velocemente attorno da darmi le vertigini. Forse è qualcosa di più.Cosa voglio veramente dalla mia vita? non credo di essermelo mai chiesto in maniera reale. Sempre discorsi attratti, saldamente basati sulla logica e sul raziocinio. Discorsi che non comprendevano mai la presenza di qualcun altro nella mia vita, a lungo termine. Cinismo? probabilmente sì, è una parte inscindibile di me.Questa mattina sono piena di una tristezza assurda, che non mi so spiegare e che nemmeno accetto. Non mi piace essere sentimentale e piagnucolare sul tempo passato. Non siamo più quei ragazzini, questo lo so da tempo.Ma non riesco a vederci ancora come degli adulti sposati, con prole,un lavoro,un commercialista che ci compila la cartella delle tasse.O forse non riesco a vedere me in questa luce. Sentire i miei amici scherzare su quando potrei essere io a percorrere quella navata(che sinistramente mi pare piena di analogie col Miglio Verde),magari con Big che mi aspetta in fondo.. dovrebbe darmi gioia, non è vero? invece non me la dà. Mi spaventa a morte, e quello che so e che mi preoccupa ancora di più è che spaventa maggiormente lui.
Nel pianificare un rapporto a lungo termine, matrimonio o meno, bisogna che almeno uno dei due sia convinto di quello che fa, fermo e sicuro sulle decisioni,pieno di speranza e traboccante di amore. Guardate Fidanzato e Nubenda:lui ha la testa sulle spalle, un vero uomo da sposare insomma.Noi due siamo fregati in partenza.