Sex&City 2013

Centro di gravità permanente


Avete mai odiato essere il centro di gravità permanente per qualcuno?Non so se è una cosa che capita soltanto a me, non vorrei farne un caso nazionale ma certo è che così avanti non si può andare.Coloro che mi conoscono oltre queste pagine sanno bene che razza di vita totalmente incasinata io abbia. Una situazione familiare così difficile da rendermi arduo svolgere una vita normale, ritagliarmi i miei tempi, perfino trovare le forze per conciliare le mansioni domestiche con lo studio. E da quando, circa un anno e mezzo fa, questa situazione è cominciata, tutti i miei amici hanno risentito proporzionalmente della mia mancanza di tempo, di energie, della mia minore disponibilità. E'ovvio che gli appena conoscenti siano stati sacrificati rispetto a persone come Miranda e Nubenda, ma questo mi pare assolutamente logico. E tutti, comunque, si sono adattati abbastanza bene. Certo, ci sono anche quelli che in seguito ad un semplice rifiuto ad uscire una sera si sono offesi e sono scomparsi: amen, non so perchè ma non ne piango la perdita.Poi c'è il caso a parte, il caso di cui parlo oggi.Ovvero una persona così egoriferita da succhiarmi letteralmente le energie senza darsi il minimo problema, anzi probabilmente senza neppure avvedersene.La persona in questione piomba a casa senza essere stata invitata. Si autoinvita a cena, pure se ormai casa mia sembra più la succursale di un ospedale che il ristorante del Cambio. Telefona a tutte le ore per raccontarmi dettagli insignificanti della sua vita, dal colore dello smalto che la pedicure le ha sbagliato al fatto di aver comprato le mozzarelle scadute al supermarket. Non parliamo poi quando ci si mettono in mezzo gli uomini: le sue sono sempre storie epiche, passionali, romanzesche, il suo Lui è sempre un principe azzurro che alla fine, inevitabilmente, diventerà un maniaco serial killer. (Ipotesi: che lo diventi per la disperazione della sua compagnia?!?!?!)Ho provato in ogni modo a sbarazzarmi di questa presenza vampiresca.Con le buone, alludendo garbata a impegni inderogabili, al fatto che non vivo sola, al fatto che mio padre usi il telefono per lavoro e che non possa uscire tutte le sere a telefonare dalla cabina in fondo alla strada.Con le cattive, essendo addirittura brutale, esplodendo in una specie di strillo isterico all'ennesima potenza. La volta in questione ero ricoperta di sangue, stavo effettuando una medicazione piuttosto difficile, e lei telefona. Le dico che non posso e mi accusa di essere EGOISTA. Se non mi sono mangiata pure il telefono oltre a lei, è un vero miracolo.Niente da fare. Torna alla carica più infervorata di prima. Sembra che non possa vivere senza sfogarsi con me, e persino "quella stronza della mia analista dice che verso di te ho sentimenti esagerati, che dovrei imparare a far conto solo sulle mie forze e non attaccarmi come l'edera alle vite altrui". Dico, la paghi 200 euro l'ora, perchè non l'ascolti????Quasi quasi provo a fare una macumba.