Mi sono resa conto con considerevole orrore di aver cessato quasi del tutto di analizzare al microscopio relazioni&sentimenti, in pieno stile SATC. E allora, quale migliore sussidiario che le stesse puntate della serie? Dal momento che sono continuamente in video (al punto che potrei essere la controprova, prima o poi, che perfino i dvd possono fondersi!), non mi sarà difficile seguire i suggerimenti di puntata. Anzi, la farò diventare una rubrica (almeno) settimanale.E andiamo a cominciare... Nessuno le aveva parlato della fine degli amori a Manhattan.Benvenuti nell’era dell’anti-innocenza: nessunofa colazione da Tiffany e nessuno ha storie da ricordare. Facciamo colazione alle 7 e abbiamo storie che cerchiamo di dimenticare il più in fretta possibile. L’autoconservazione e concludere affari hanno priorità assoluta. Cupido ha preso il volo dal condominio. Ma è proprio vero che il romanticismo è morto? O è solo stato messo in stand-by?Mi affascina,questa domanda. Perchè ogni anno si legge su qualche quotidiano che il teatro è morto (o moribondo), e invece negli ultimi anni c’è stata un’impennata di vendite di biglietti&abbonamenti. E se stesse succedendo anche al romanticismo?Forse, dopo un periodo di pausa, i romantici stanno tornando. Dopo anni passati a mascherarsi da cinici per sopravvivere alle soglie del terzo millennio, stanno per buttare tutti la maschera. Rivelando orgogliosi di aver conservato tutte le lettere d’amore ricevute sin dalla terza elementare.Scartabellando coi lucciconi le foto di tutti quegli ex fidanzati con cui la storia non si è conclusa a morsi&pugni. Rileggendo tutti i foglietti dei Baci Perugina, catalogati secondo ex. Spolverando con amore peluches & fiori secchi. Ammettendo di guardare film romantici ogni volta che si sentono giù, per recuperare fiducia, o di rileggere dozzine di volte quei (pochi) romanzi d’amore che parlino davvero dell’amore.Siamo esseri umani, dopotutto. Possiamo rinunciare ai carboidrati o a preziose ore di sonno, ai tessuti sintetici o alle scarpe senza tacco, ma non possiamo rinunciare al romanticismo. Anche quando è praticamente solo frutto dell’autoconsolazione.La verità è che non siamo riusciti ad ucciderlo, il romanticismo. O la visione di un film a lieto fine dovrebbe sempre e comunque darci il voltastomaco. Invece, quando magari
Carrie docet: requiem aeternam (?)
Mi sono resa conto con considerevole orrore di aver cessato quasi del tutto di analizzare al microscopio relazioni&sentimenti, in pieno stile SATC. E allora, quale migliore sussidiario che le stesse puntate della serie? Dal momento che sono continuamente in video (al punto che potrei essere la controprova, prima o poi, che perfino i dvd possono fondersi!), non mi sarà difficile seguire i suggerimenti di puntata. Anzi, la farò diventare una rubrica (almeno) settimanale.E andiamo a cominciare... Nessuno le aveva parlato della fine degli amori a Manhattan.Benvenuti nell’era dell’anti-innocenza: nessunofa colazione da Tiffany e nessuno ha storie da ricordare. Facciamo colazione alle 7 e abbiamo storie che cerchiamo di dimenticare il più in fretta possibile. L’autoconservazione e concludere affari hanno priorità assoluta. Cupido ha preso il volo dal condominio. Ma è proprio vero che il romanticismo è morto? O è solo stato messo in stand-by?Mi affascina,questa domanda. Perchè ogni anno si legge su qualche quotidiano che il teatro è morto (o moribondo), e invece negli ultimi anni c’è stata un’impennata di vendite di biglietti&abbonamenti. E se stesse succedendo anche al romanticismo?Forse, dopo un periodo di pausa, i romantici stanno tornando. Dopo anni passati a mascherarsi da cinici per sopravvivere alle soglie del terzo millennio, stanno per buttare tutti la maschera. Rivelando orgogliosi di aver conservato tutte le lettere d’amore ricevute sin dalla terza elementare.Scartabellando coi lucciconi le foto di tutti quegli ex fidanzati con cui la storia non si è conclusa a morsi&pugni. Rileggendo tutti i foglietti dei Baci Perugina, catalogati secondo ex. Spolverando con amore peluches & fiori secchi. Ammettendo di guardare film romantici ogni volta che si sentono giù, per recuperare fiducia, o di rileggere dozzine di volte quei (pochi) romanzi d’amore che parlino davvero dell’amore.Siamo esseri umani, dopotutto. Possiamo rinunciare ai carboidrati o a preziose ore di sonno, ai tessuti sintetici o alle scarpe senza tacco, ma non possiamo rinunciare al romanticismo. Anche quando è praticamente solo frutto dell’autoconsolazione.La verità è che non siamo riusciti ad ucciderlo, il romanticismo. O la visione di un film a lieto fine dovrebbe sempre e comunque darci il voltastomaco. Invece, quando magari