Cartone

La sfiga ci vede benissimo - ultima parte (o quasi).


Affrontare la vita con un paio di scape nuove mette ottimismo, e rischiara le idee.Andai al lavoro, giustificai il mio ritardo e presi permesso per il resto della giornata, passando dal mio stipetto dov'era custodito il mio PC portatile in attesa di tempi migliori.A lui avevo affidato le mie pretese di umile scribacchino dal mestiere rubato, per soddisfare il mio ego ipertrofico e fingermi uno scrittore. Ci si rimorchia abbastanza bene...Riuscii a venderlo, non senza fatica, per 200 euro. Se penso che solo due anni prima mi era costato quasi cinque volte tanto... beh, pazienza! Di necessità, vitù.Quei soldi mi erano necessari per l'acquisto di un telefonino di modico prezzo.Ristabilito il contatto col resto del mondo, e sopratutto con la mia apprensiva nonchè cardiopatica e diabetica madre, mi restavano in tasca 150 euro.Decisi di consolarmi dalle mie sventure, concedendomi il lusso di un pasto a menù turistico. 135 euro a saldo.Il prossimo acquisto prefissato era un orologio: un ottimo similRolex in pura plastica trasparente, Made in China 5 euro.Così, accessoriato di tutto, me ne andai a Santa Margherita per rimediare un nuovo sacco a pelo.Già che ero in zona optai per una "ricca" cena alla mensa di Rapallo, dove Don Luigi fa del suo meglio per mantenere le tre forchette sulla guida Michelin del clochard.Decisi infine che sarei ritornato al Grand Hotel delle Palme per la notte.Non avevo fatto i conti con la ben nota Legge di Murphy o, se siete convinti autarchici, con quella del Menga: "Le brutte sorprese non arrivano mai sole!".Appesa alla porta del Grand Hotel, una catena con un vistoso lucchetto ed un'ancora più vistoso cartello: "Per motivi d'igiene, la sala d'aspetto rimarrà chiusa dalle ore 20 alle ore 6. Ci scusiamo con i viaggiatori.".Nell'atrio della stazione trovai qualche vecchio avventore e il mio amico."Ma che è successo?" chiesi."Bah! Antonio il napoletano, ha rimediato un paio di forbici e un pettine e ha aperto bottega da barbiere. Per pochi spiccioli e qualche sigaretta, acconciatura alla moda! C'erano capelli da tutte le parti..." mi disse ridacchiando."E ora?""E ora ci si sposta qui, nell'atrio. Oppure sulle panchine fuori."Panchine? No grazie, abbiamo già dato! pensai, e gli raccontai della mia disaventura della notte precedente.Decisi così di optare per la sontuosa dipendence dell'Hotel: l'atrio della stazione.Ma la Legge di Murphy è implacabile, come saprete ben presto...