Cartone

Dannati fantasmi!


"Se una cosa può andare storta, lo farà!", questa è la seconda Legge di Murphy.Inutile chiedersi perchè le più grosse scocciature della vita, ci accadano quasi sempre di notte. Ne prendiamo atto e basta.Erano le tre, abbondantemente passate. Venni svegliato dal mio sonno incastrato tra la biglietteria automatica della stazione, e la pesa persone.Quelle simpatiche bilance, quasi ormai scomparse, che pesandoti emettono un biglietto colorato che indica il tuo peso, un aneddoto spiritoso, e una colonna della schedina totocalcio. A maggior fortuna.Erano un due, sui quarant'anni, uno visibilmente alticcio, l'altro a fare "buon peso".Quello alticcio sbraitava e prendeva a pugni l'emettitrice di biglietti, incazzato nero, perché a quell'ora non c'erano più treni."Scusate, ma qui c'è gente che dorme," osai far notare,"non potreste fare un po' meno casino?""E tu che cazzo vuoi? Questa è una stazione, mica un dormitorio! Barbone di merda!".Ormai completamente sveglio, non seppi resistere a quel florilegio di squisite espressioni."Beh, la mia condizione è temporanea, la tua non credo. Domani sarai né più né meno quello che sei ora." non aggiunsi stronzo, ma un'intelligenza media l'avrebbe capito.Lui non capì, e continuò."No, no! Tu qui ci muori! Perché se sei qui sei merda! E te la sei voluta! Io sono uno che ha una bella famiglia. Ho un bar che rende un sacco di soldi! IO!"Un mio dannatissimo difetto è quello di non saper stare zitto alla bisogna.Lo guardai dritto negli occhi con un mezzo sorriso e dissi: "Se sei qui, sbronzo alle tre di notte, la tua famiglia non dev'essere poi così tanto felice... Quanto al bar, ti posso far conoscere due o tre persone che, dopo aver investito tutti i risparmi di famiglia, essersi indebitati con banche e finanziarie, hanno dovuto chiudere l'attività e son finiti sui cartoni.Tu che avresti di speciale?".Mi si avventò contro, riempiendomi di calci. Io, incastrato nel sacco a pelo, non ebbi modo di difendermi né di reagire.Fui salvato dal suo amico che, in un impeto di lucidità, lo trascinò fuori dalla stazione, inconsapevolmente salvandolo da due o tre miei amici che erano saltati fuori dai loro giacigli.Me la cavai con un po' di lividi e una lezione da non dimenticare: mai agitare fantasmi davanti alla gente!I fantasmi spaventano, e la paura fa diventare cattivi.§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§P.S. Mi scuso coi lettori, ma alcune espressioni non possono essere edulcorate, perderebbero il loro impatto.La vita è fatta anche di parole pesanti, e ritengo giusto che il loro peso resti intatto.Non si fanno sconti!