Cartone

Giochi a somma zero.


Tra i rischi del condurre una vita di strada, c'è quello dell'autoemarginazione.Mi spiego meglio. Se necessariamente i tuoi contatti interpersonali vengono limitati alla cerchia di persona che hanno i tuoi stessi problemi, è inevitabile l'essere risucchiati in una sorta di gioco a somma zero.Un gioco dove la vincita di un giocatore, presuppone la perdita dell'altro.Vincita e perdita, sommate assieme, ammontano a zero. Qui giocatore e avversario sono la stessa persona; si può vincere in sopravvivenza, ma inevitabilmente si perdono cose di primaria importanza.Anche se ho la "fortuna" di vivere questo tipo di vita a part time,il mio gioco a somma zero, comporta la perdita di rapporti interpersonali cha vanno dalla vecchia cerchia di amici, a quelli più legati ad affetti e sentimenti.Difficile coltivare le stesse amicizie, quando una sola volta davanti a una pizza e una birra, comporta un onere pesante.Impensabile poi, cercare la compagnia di una femmina della stessa specie.Inorridirebbe al solo presentarsi ad un appuntamento con addosso gli stessi indumenti che porti da una settimana...Per chi, come me, ha dei figli, la situazione non è certo delle più rosee.Ho la fortuna, lavorando, di avere qualche soldo in tasca a fine mese. E almeno una volta, il piacere di investire con loro qualche banconota per una pizza e una birra in loro compagnia, fa parte del mio gioco a somma diversa da zero. La "perdita" di un po' di denaro, è ampiamente soverchiata dalla loro impagabile presenza.Ho due figli. Saul ha 21 anni. E' un ribelle per natura, uno capace di farsi venire un attacco di colite, se vede qualche cosa di storto. In attesa di una chiamata nei Vigili del Fuoco, dove stanzia in graduatoria aspettando che un governo qualsiasi decida gli stanziamentinecessari, si arrangia come può tra gli ingranaggi di un precariato sempre più precario.Si deve purtoppo convivere con queste forme di sfruttamento. Almeno finchè non verrà riscoperta una virtù ormai scomparsa dalla nostra società:la capacità collettiva di indignarsi e ribellarsi a questi meccanismi perversi.Temo, purtoppo, che la sua colite diverrà cronica.Sotto quest'aspetto, il fratello Aljosha, più giovane di 361 giorni, è più fatalista e rassegnato. Ne gioverà la sua colite? Oppure la sua stazza imperiale da lottatore greco-romano, prima o poi esploderà in un ribelle: BASTA!, liberatorio?Intanto frequenta i corsi universitari di Economia, e segna qualche punto sul libretto degli esami.Sono orgoglioso di loro, inutile dirlo. E spero non siano le uniche anomalie di una generazione che crea dei disadattati, se solo non hanno il bordo della mutanda Kalvin Clein, che spunta dai jeans Richmond...§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§"La vita è un gioco la cui prima regola è: essa non è un gioco, ma una cosa seria."Alan Watts