Il Lessicantropo

Jack L'insonne


Passo dopo passo, istante dopo istante mi accorgo dell'infelicita' avanzante. Un delirio. A piedi nudi costeggio il lembo di terra che salva. Ma e' cosi' spossante. Preferisco mille volte l'infelicita' che si svela, che mi svela. L'infelicita' che gronda infelicita'. L'infelicita' che contiene e consuma i muri molesti come muri. Di catrame foderati. Di menzognere consuetudini dipinti. Non sanno fare piu' il loro mestiere. La provocazione spavalda che scruta pensieri spocchiosi. Mutata alla radice. Meglio trovare una via outside, allora. Alla svelta. Collassare alla svelta nel tremore nerofumo blasfemo. Piu'. A perdifiato. Meno. Zitto, zitto. Nel dubbio, casomai, sino a prova contraria, ci ritroveremo a disfare e ridisfare senza respiro lo stesso trasandato abito. Zona impervia.Un nido di formiche vociferanti consegnano doni alla Regina Madre. L‘intera biomassa animale. Mute. Le foglie mute. Mai state nella circostanza. Un bagno di sole e di pioggia. Apertamente fraintendo. Adescato da pensieri di morte che sottendono un malcelato frastuono di sensi. Il sopracciglio fluido del giorno s' aggrotta. Il ventriglio tritatutto delle ombre. Paventante. L' origine. Si' i fantasmi del tempo dell'origine originaria. L'accusa a carico. Mistificazioni d'infinito e con l'assoluto come fratello. Zattera debordante la foschia rasa acuta plateale e il coraggio che e' sempre li' piatto adunco impalpabile. Ma basta davvero? Scalfitture di significato sull‘albero del silenzio. Dove hai scritto: verra' l'alba e leggero' nei tuoi occhi il tormento. Mi vedrai smarrito. Nuda distanza siderale. Cupo di desideri infranti. Un Gulliver spiantato. Morente tra le fiamme, incenerito dalla sua stessa cenere. In simil modo giace sul confine dell'innocenza. Ripulito da anfetamine di peccato e di senso riposto.Strano gioco di rimandi. Qualcosa di grave e' accaduto. Una linea si frappone tra me e me. Lascio intendere un sotterfugio, tanto per incominciare. Forse una canzone, le parole di una canzone rimedieranno. Non voglio perdere il mio sentimento.Muovo le mani per afferrare. Il suono grave del momento mi fa sentire...enigmatico a me stesso. Un movimento andante d'artista concettuale. Save. Col click che si ripete. Anche quando quella volta. Manufatti di rarefatta bellezza. Come teorizzato. Arte poverissima, quasi affamata di mistici significati. Sguscianti o piuttosto arguti, come si conviene all'inizio di ogni intrapresa. Scansione minimale, come i sorrisi laggiu'. Una curva. Acci...Andare spediti verso l'Umanita' impostora. Necrologio alle due di notte All'entrata. Si. Misuravo i passi. Poi il nulla. Penoso per me, per noi. Aspetta andro' prima io. E' cosi' che deve andare. Poi restera'. Un po' alla volta. Dietro quella porta. Fammi passare. Perche'. E tra noi e' chiusa...o. Oh! Battersea non ho il coraggio di continuare. Un tempo infinito come. Impallidivo al ricordo...Parzialmente tuoDavidalius