Il Lessicantropo
La bacheca del diavolo...« Baciate le vostre mogli ... | Lancia in aria la moneta... » |
Sono nato al cospetto di Dio Signore, la' dove la bellezza muta ha la sua dimora. Non ho un posto dove rifugiarmi nei domani incerti, ne' terre in penombra da esplorare, o volti di gente da compiacere. Vivo in mezzo al rumore dei Continenti, dentro scatole geografiche corrose come pattumiere. Le mie sponde non hanno mai visto maree, ne' i miei occhi scogli da elogiare per la loro asprezza... Non ricordo piu' cosa sono i sogni, e i pensieri non luccicano piu'! Ditemi: esistono ancora gli Angeli?... Il Tempo custodira' il sorriso delle generazioni, a cui non appartengo!... Seguo la corrente di uccelli in volo crudele verso paradisi fioriti. Alzo la testa estasiato... Saro', per sempre, un animale balbettante.
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Siamo infrangibile vetro umano di decadenti lettere senza alfabeto, o di alfabeti dimenticati dalla Storia, senza storia, lucide membrane di vuoto, sottovuoto. Sottili edemi liberati dalla vita, deliberati dalla Vita sotto i cieli bassi, i cicli diseguali, attori di desistenze e untori di esistenze... Molteplici eppure unici fondamenti di noi stessi, convesse, sotterranee voci univoche nel panorama del Creato, incendiari ribelli di paradisi senza orizzonte, macchine retoriche mute, scarti impauriti aggrappati ai corrimani del Destino... [davidalius]
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