Casa che passione!

La Fondue: tra storia e consumo


Sembra che la Fondue abbia radici addirittura storiche, risalenti addirittura al 1529 quando, dopo una battaglia, confederati cattolici e riformati si riconciliarono intorno ad un pentolone fumante dal quale sorbivano cucchiaiate di una cremosa minestra di latte, la cosiddetta Zuppa di Kappel che è ancora oggi uno dei modi più famosi di provare la fonduta.Fondere o arrostire il formaggio grasso e condirlo con quanto si aveva a disposizione, era una pratica tradizionale presso gli alpigiani e gli allevatori. Dalla regione della Gruyère l'abitudine si estese alle pianure, molto probabilmente nel corso del XVIII secolo.Il primo a parlare della fonduta certificandone l'origine svizzera, è stato sicuramente giudice e scrittore francese Brillat-Savarin. Nella "Scienza in cucina", (1891), il letterato italiano Pellegrino Artusi (1820-1911) – precisando di non gradire molto questo piatto – ne propose la variante torinese chiamata cacimperio, con formaggio fontina e l'aggiunta di latte.Le ricette attuali che prevedono di stemperare il formaggio con il vino bianco sono state realizzate solo quando varie regioni della Svizzera romanda si sono contese il primato dell'autentica fondue, in base alla miscela di formaggi.Oggi la Fonduta è uno dei piatti più amati anche dai giovani perchè simbolo della convivialità e dello stare insieme.