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Tecniche per il sottovuoto

L'aria contiene ossigeno, uno dei maggiori nemici degli alimenti.
La maggior parte dei batteri che deteriorano gli alimenti sono aerobi, cioè necessitano di ossigeno per moltiplicarsi. Togliendo l'ossigeno, si rallenta enormemente la velocità di crescita di tali batteri, moltiplicando la durata di conservazione dei cibi.
L'ossigeno è un elemento indispensabile nelle principali reazioni enzimatiche che deteriorano i cibi, soprattutto in quelle che deteriorano i grassi come l'irrancidimento ossidativo.

Gli alimenti conservati sottovuoto non subiscono il cosiddetto "freezer burning", ovvero la sublimazione dell'acqua superficiale (passaggio dell'acqua dallo stato solido a quello di gas), con conseguente disidratazione, penetrazione dell'ossigeno negli spazi lasciati vuoti dall'acqua che è evaporata, e alterazioni del gusto e del colore a causa dell'ossidazione provocata dall'ossigeno.

La confezionatrice sottovuoto rimuove l'aria dagli alimenti, isolandoli dall'atmosfera esterna. Il primo vantaggio di questa operazione riguarda il fatto che l'alimento non può più variare la propria umidità. Questo rappresenta un vantaggio per tutti quei cibi che si deteriorano nel momento in cui acquistano o cedono umidità (biscotti, frutta secca, prodotti da forno, formaggi, salumi, ecc).

La conservazione sottovuoto, tuttavia, non deve essere considerata un metodo di conservazione, ma come una strategia per aumentare la durata di conservazione dei cibi. Il sottovuoto non sostituisce la conservazione in frigorifero, ma è in grado di moltiplicare di 3-5 volte il tempo di conservazione della maggior parte degli alimenti che di solito vengono messi in frigo.


Il sottovuoto è un metodo di conservazione che consiste nel rimuovere quasi totalmente l'aria da un involucro contenente un alimento, formando il vuoto al suo interno.
La conservazione sottovuoto è utilizzata già da qualche decennio, ma solo negli ultimi anni si è diffusa a livello capillare fino ad arrivare, da qualche anno a questa parte, nelle case dei consumatori.
La tecnica consiste nel rimuovere l'aria, ottenendo così un rallentamento drastico di tutte le attività biologiche ed enzimatiche e rendendo possibile un prolungamento notevole della durata del prodotto. L'impermeabilità dell'involucro non consente la perdita o l'acquisto di umidità, fattori che spesso causano il deterioramento dei prodotti.
Le macchine per il confezionamento sottovuoto si dividono in due grandi categorie: quelle ad aspirazione esterna e quelle a campana.
Nelle macchine ad aspirazione esterna, l'involucro in cui viene creato il vuoto è esterno alla macchina, quelle a campana, invece, possiedono una camera interna alla macchina che racchiude un volume nel quale viene creato il vuoto.
Esistono tuttavia, attualmente in commercio, linee di prodotti che combinano le tecniche di realizzazione del sottovuoto con grande facilità di utilizzo per i consumatori.

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