Napoli

Piazza della Vittoria.


Quante volte ci siamo ritrovati a passeggiare per le belle zone di Via Caracciolo, della Villa Comunale e della Riviera di Chiaia. Ebbene, la maggior parte di chi si ritrova a visitare quelle zone, non immagina nemmeno lontanamente che, nel '600, questi luoghi, in parte coperti dal mare, formavano un borgo fuori le mura della città, abitato da poveri pescatori e chiamato appunto Borgo di Chiaia. A detta di alcuni, "chiaia" dovrebbe essere la corruzione che nel tempo ha subito il vocabolo spagnolo "plaja", cioè spiaggia, quello che c'era al posto della bella strada attuale.
Proprio in questo borgo, fu eretta una chiesa per ricordare una grande vittoria della cristianità: all'epoca (e non solo) ci tenevano molto a queste cose. Infatti, nel 1571, la flotta turca spadroneggiava ormai in tutto il Mediterraneo e, papa Pio V, per fronteggiare la minaccia, promosse una lega alla quale aderirono Venezia, Firenze, la Spagna, l'Austria e Napoli.
Fu così allestita una flotta di 243 unità con 75.000 uomini, tra vogatori e combattenti, così composta: 120 galee veneziane, 75 legni spagnoli, 30 galee napoletane, 12 galee pontificie, 3 galee del duca di Savoia, 3 galee dei Cavalieri di Malta. Il comando fu affidato a don Giovanni d'Austria, figlio naturale di Carlo V.Il 7 ottobre 1571, prima domenica del mese, all'imboccatura del golfo di Lepanto, la flotta della lega santa si scontrò con quella turca forte di ben 222 galee e 60 galeotte, equipaggiate con 90.000 uomini, al comando di Alì Pascià.
La battaglia fu aspra e cruenta e si protrasse fino a mezzogiorno con la completa disfatta dei turchi che salvarono soltanto una cinquantina di galee. Di tutto il resto, i cristiani fecero man bassa, distruggendo e ammazzando senza alcuna pietà, bruciando 90 legni e catturandone altri 150 insieme a 5.000 prigionieri tra i quali due figli di Alì Pascià, che rimase ucciso nella battaglia. Furono più di 30.000 i turchi che persero la vita nello scontro che, se non fosse stato vinto - questo bisogna ammetterlo - forse, a mezzogiorno di tutti i giorni, ognuno di noi si sarebbe dovuto appecoronare verso La Mecca.Anche i cristiani persero, comunque, 15 galee e più di 8.000 uomini. Fra questi, perse la vita anche il provveditore generale della flotta veneta, Agostino Barbarigo.Grazie a questa vittoria, Pio V istituì nella prima domenica di ottobre di ogni anno, la festa del Santissimo Rosario. Ancora oggi, dopo quattro secoli e mezzo, la prima domenica di ottobre si ringrazia la Vergine per la vittoria della battaglia di Lepanto.
Ma, per quanto riguarda Napoli, la figlia di don Giovanni d'Austria, Giovanna, fece iniziare nel Borgo di Chiaia, la costruzione della chiesa che, per la morte della promotrice, fu portata a termine solo nel 1646 dalla figlia Margherita. La chiesa di Santa Maria della Vittoria, incorporata, ora, in un fabbricato, dà una parte del suo nome alla località: Piazza della Vittoria.