Napoli

Il Palazzo del Nunzio Apostolico.


Siamo ancora in Via Toledo, la lunga, bella arteria che attraversa Napoli da Piazza Dante Alighieri a Piazza Trieste e Trento. All'altezza del quartiere di Montecalvario si evidenzia in tutta la sua bellezza il Palazzo del Nunzio Apostolico.
Questo edificio fu costruito per volere di Papa Sisto V. I lavori della sua costruzione furono iniziati nel XVI secolo su commissione di Giulio Rossino, nunzio apostolico, già arcivescovo di Amalfi. In effetti, venne acquistato un preesistente edificio cinquecentesco che fu ingrandito per poi dare luogo all'attuale stabile.
Il palazzo, che doveva essere di prestigio e ben strutturato, sorse su quel che era il giardino delle “Celze o Ceveze” (la pianta di Gelso) di proprietà dei Monaci della Certosa di San Martino. La memoria del luogo è conservata nel nome della strada parallela alle spalle dell'edificio denominata vico Lungo Gelso. La prima edificazione avvenne nel 1537 e consisteva in un solo piano, e come recita l'iscrizione esterna, il palazzo venne ingrandito nel 1585, innalzandolo di un altro piano. Subì danni statici nel 1656 per un problema di cedimento della rete fognaria e di conseguenza la sede della Nunziatura fu spostata in altro luogo. Più tardi, grazie al Papa Alessandro VII, venne restaurato in chiave barocca su un progetto di Bonaventura Presti.Il palazzo è stato sede della nunziaura apstolica di Napoli fino al 1860, anno in cui il Regno delle Due Sicilie terminò di esistere per lasciare spazio e tempo all'Unità d'Italia.Nel XIX secolo, mediante un nuovo intervento di restauro, il palazzo viene rimaneggiato secondo la corrente neoclassica che cancellarono definitivamente le sue decorazioni seicentesche.La struttura venne più volte modificata nella sua destinazione: nella seconda metà dell'Ottocento divenne albergo, poi cinema, banco del Santo Spirito ed infine divenne sede del Banco di Roma, ruolo al quale è adibito ancor oggi.