Napoli

I Quartieri Spagnoli.


Passeggiando per Via Roma-Via Toledo, facendosi rapire dai mille colori e dalla vivacità della zona, soffermandosi ad ammirare le meravigliose facciate dei palazzi storici che si susseguono, gli incredibili androni degli stessi palazzi, le belle chiese e, perché no, le vetrine degli innumerevoli negozi, non si può fare a meno di gettare lo sguardo all'interno di tutti i vicoli che sfociano sul lato destro della strada, andando verso Piazza Trieste e Trento.I vicoli, sono molto stretti, poco soleggiati, hanno un qualcosa di sinistro che intimorisce il visitatore casuale e, in effetti, oggi, quella zona che stiamo per descrivere e visitare, non è fra le più sicure ma, come spesso capita a Napoli, anche le zone meno sicure, non solo non si rivelano tali, ma riescono a stupire per la storicità, la presenza di incredibili tesori, monumenti e scorci indimenticabili.
I Quartieri Spagnoli, sono l'immenso rettangolo di 800.000 metri quadrati che sorge a destra dell'asse Via Roma-Via Toledo, in salita, presentandosi come un fitto dedalo di vicoli e viuzze che vanno ad intersecarsi fra di loro. La zona, fu fatta edificare in questo modo dal vicere don Pedro de Toledo intorno al XVI secolo al fine di accogliere le guarnigioni militari spagnole destinate alla repressione di eventuali rivolte della popolazione napoletana.Le costruzioni, divennero anche dimora temporanea per coloro che passavano da Napoli per poi dirigersi verso altri luoghi di conflitto.
Fin dalla loro creazione, i Quartieri Spagnoli divennero quasi immediatamente un luogo poco raccomandabile per la pratica diffusissima della prostituzione e per la presenza di criminali locali collegati ad essa. Tutto ciò, era dovuto soprattutto alla continua ricerca di "divertimento" da parte dei soldati spagnoli.
Don Pedro, dovette intervenire più volte, emanando alcune apposite leggi tese a debellare il fenomeno. Nonostante ciò, il quartiere rimase nel tempo sempre un'area di grandi difficoltà sociali della città partenopea, un po' come lo è tutt'ora, nonostante i numerosi sforzi per restituirlo alla dignità che merita.
Infatti, nonostante la nomea, il quartiere costituisce comunque un nucleo di rilevanza storico artistica di primo ordine di questa straordinaria città, e offre anche diversi spunti per apprezzare la cultura popolare e lo stile di vita napoletani; sono tante, ad esempio le piccole botteghe artigianali presenti come anche ancora tanti sono i "bassi", le abitazioni a livello di strada.Molto caratteristici i piccoli vicoli caratterizzati da alte scalinate e da panni stesi lungo le strade che rendono le stesse colorate e vivaci e donano al visitatore la perfetta immagine di uno dei più famosi stereotipi napoletani.Ma, in questa zona, è ancora una volta la cultura a farla da padrona, quella della presenza di innumerevoli e belle chiese e dei tesori d'arte in esse conservati. Vale la pena ricordare al riguardo le chiese dell'Immacolata Concezione e Purificazione di Maria de' Nobili in Montecalvario, San Carlo alle Mortelle, San Mattia, Santa Maria della Concezione a Montecalvario, Santa Maria della Lettera, Santa Maria della Mercede a Montecalvario, Santa Maria Francesca delle Cinque Piaghe, Sant'Anna di Palazzo, Santa Maria del Rosario a Portamedina, Santa Maria della Concordia, Santa Maria delle Grazie a Toledo, Santa Maria dello Splendore, Santa Maria Ognibene, Santa Teresella degli Spagnoli, della Trinità dei Pellegrini, della Santissima Trinità degli Spagnoli ed altre.
Da menzionare, infine, la presenza degli Scavi di Sant'Anna di Palazzo e la bella Villa Adriana.Nel settembre del 2012, è stata inaugurata, in prossimità dei Quartieri Spagnoli, l'avveniristica stazione Toledo della linea 1 della metropolitana di Napoli. Durante gli scavi per la realizzazione della seconda uscita della stazione in piazza Montecalvario, sono state rinvenute tracce di insediamenti abitativi dell'Età del ferro risalenti al 1500 a.C. circa mentre, in piazzetta Santa Maria degli Angeli, sono stati ritrovati reperti della Napoli medievale.Nell'attuale area dei "Quartieri Spagnoli", oggi vivono circa 14.000 persone per un totale di 4.000 famiglie che, in un modo o nell'altro, spesso si ritrovano a convivere con il degrado, l'abbandono, i rifiuti ma anche la storia, la cultura, l'arte; è il refrain collegato a Napoli da sempre quello che vede camminare a braccetto bello e brutto, sacro e profano, nuovo e vecchio, il tutto, in un equilibrio impercettibile ma sempre presente.Insomma, come più volte abbiamo ripetuto, passeggiare per Napoli, non solo è piacevole per i panorami e per il divertimento offerto dalla gente, dai luoghi, dalla vivacità ma, la passeggiata si arricchisce di una sequenza interminabile di luoghi di interesse culturale e artistico che non può lasciare indifferenti. Tutto, tocca il cuore, emoziona e fa in modo da rendere indimenticabile una visita a questa, per molti aspetti, formidabile città.