Napoli

I dintorni di Napoli: Sant'Antimo.


Ho intenzione di dedicare con questo titolo, di volta in volta, spazi di questo blog alle tante località dei dintorni di Napoli o ai tanti comuni della sua Provincia, al fine di valorizzarne gli aspetti più caratteristici per metterne in evidenze le usanze tipiche, conosciute o meno, gli aspetti culturali, sociali o economici a seconda dei casi. Sperando di riuscirvi, ovviamente.Oggi, invio un saluto ed un abbraccio fraterno al mio amico Sebastiano e mi accingo a parlare proprio della sua località natale, una cittadina poco conosciuta ai più e che cercherò di rendere un po' più familiare: Sant'Antimo.La provincia di Napoli non è molto grande anzi, è fra le più piccole di tutt'Italia. Nonostante ciò, vivono in essa circa tre milioni di persone che contribuiscono a portare la densità di abitanti su Kmq a livelli altissimi. Il territorio è praticamente disseminato di comuni piccoli e grandi, da nord a sud, da est a ovest. Molti non hanno bisogno di presentazioni come Sorrento, Gragnano, Pompei, Ercolano, Pozzuoli, Torre del Greco, Torre Annunziata, Castellammare di Stabia, Capri, Massa Lubrense, Procida, i comuni di Ischia e tanti altri. Di questi, con la dovuta calma e cercando di dedicare loro la giusta attenzione, parleremo in seguito.Ci sono invece altri comuni, di cui sentiamo, a volte, il nome nei telegiornali per avvenimenti o fatti non sempre edificanti, dovuti, purtroppo alla presenza di organizzazioni malavitose che si spera un giorno possano trovare la loro definitiva scomparsa. Il mio personalissimo obiettivo, che cercherò di raggiungere usando tutta la dovuta umiltà del caso, sarà quello di restituire la giusta dignità a quelle località che vantano cultura, tradizioni, monumenti, storia, artigianato e produzioni varie ma che vedono passare in secondo piano queste importanti peculiarità rispetto ad altre che, purtroppo, fanno più notizia.Ma passiamo senza ulteriore indugio alla presentazione di Sant'Antimo.Tra la provincia di Napoli e quella di Caserta vi è un esteso territorio che è definito "dell'Antica Atella". Il comune di Sant'Antimo appartiene per intero a questo territorio che ne contiene altri come Frattamaggiore, Frattaminore, Afragola, Grumo Nevano, Casoria, Casandrino, Casavatore, Arzano, Caivano, Cardito e Crispano per quanto riguarda la provincia di Napoli; Sant'Arpino, Orta di Atella, Cesa, Gricignano, Marinaro e Teverola per la provincia di Caserta.La via Atellana attraversava tutti questi centri collegando, così, Napoli con Capua e ospitando nel tempo varie popolazioni e civiltà come quelle osca, greca e etrusca.Sulle origini del nome di questa cittadina ci sono almeno due scuole di pensiero. La prima ci porta al 600 dell'era cristiana quando, dopo la morte di Sant'Antimo, alcuni discepoli si recarono a fare proseliti proprio nel territorio di Atella dove riuscirono comunque a diffondere il culto del santo. La seconda vuole, invece, che il nome del paese sia legato ad Artemio, duca di Napoli, che tra la fine dell'VIII e l'inizio del IX secolo edificò un tempio in onore del santo, nome del luogo dove ora sorge il paese.Il centro si sviluppa intorno al 1000 fino a divenire un feudo baronale controllato dalla famiglia Filangieri fino al 1275. Poi, arrivarono gli Angioini e ai Filangieri succedettero gli Stendardo fino al 1566 che, a loro volta, vendettero alla famiglia Revertera che riuscì ad ottenere dal viceré spagnolo Filippo IV il privilegio a "Camera Riservata".Nel 1629 i Revertera cedettero il feudo alla famiglia Ruffo e proprio durante questa reggenza, nel 1641, alla baronia di Sant'Antimo fu conferita la dignità principesca.Ai Ruffo succedettero i Mirelli che ressero il feudo fino al 1807 anno in cui ci fu la fine del regime feudale. Tutto il resto può definirsi storia attuale collegata, in un modo o nell'altro, alle vicissitudini storiche di Napoli e a tutti gli eventi ivi capitati dall'unità d'Italia ad oggi (notizie assunte dal sito ufficiale del Comune di Sant'Antimo).Ma Sant'Antimo ho voluto descriverla in questo blog anche per un altro motivo.Il 28 aprile 1876 vi nasce un uomo che diventerà un grande imprenditore a livello nazionale. Di lui, insospettabilmente, ogni giorno centinaia di migliaia di persone pronunciano il nome e nemmeno sanno che si tratta di una persona: Nicola Romeo.Per mantenersi agli studi impartisce lezioni private ai suoi colleghi di liceo. A 23 anni consegue la prima laurea in Ingegneria Meccanica. Si trasferisce a Liegi, in Belgio, dove consegue una seconda laurea, stavolta in Elettrotecnica.Tornato in Italia fonda una s.a.s. la "Ing.Nicola Romeo e Co" per la produzione di macchinari per il settore minerario e, nel 1915, ingloba nella società gli stabilimenti bellici del Portello a Milano che portano a dei risultati ottimi per l'azienda sotto l'aspetto economico.Nel 1918 è costretto a pensare ad una riconversione dell'azienda che, infatti, dall'anno successivo viene impegnata nell'elettrificazione delle ferrovie e, successivamente, si fonda con la Alfa Avio specializzata nel settore aeronautico.Questa nuova azienda viene così denominata "Alfa Romeo". Vi dice niente?Nel 1926 Romeo (nella foto in basso) crea a Napoli una fabbrica di aeroplani e dal 1927 comincia a produrne per l'aeronautica militare. Sempre in quell'anno, causa una crisi economica, si rompono i rapporti fra l'ingegnere e i partner dell'Alfa Romeo la quale si salverà dalla liquidazione perché nel 1933 entrerà nell'orbita dell'IRI.
E si arriva così al 1938, anno in cui, l'azienda, diventa la grande realtà imprenditoriale che tutti gli italiani, e non solo, conoscono. E' l'anno in cui si comincia a costruire il nuovo, grande stabilimento di Pomigliano d'Arco che ancora oggi è un fiore all'occhiello per la produzione di automobili in Italia, automobili quelle dell'Alfa Romeo che il mondo intero ci invidia.Ma, il 1938 è anche l'anno in cui, a Magreglio, sul lago di Como, il 15 agosto, Nicola Romeo muore lasciando per tutti coloro i quali ebbero la fortuna di conoscerlo, un immenso vuoto e all'Italia quel grande regalo che ancora oggi le consente una forte esportazione di autovetture in tutto il mondo.Nicola Romeo era un grande uomo e un grande Italiano.Nicola Romeo era un cittadino di Sant'Antimo, un paese della provincia di Napoli che, da oggi, per chi leggerà questi pochi appunti, risulterà, forse, un po' meno anonimo.