Napoli

Piazza Dante.


C'è un posto a Napoli, storico, bello a vedersi per l'assemblamento architettonico, forse un po' troppo trafficato ma, sicuramente vivo, allegro, colorato, dove si respira - come spesso capita in questa città - un'atmosfera affascinante, che attrae, soprattutto la sera, con l'apertura di qualche ristorantino tipico dei dintorni e il traffico un po' più accettabile: sto parlando della bellissima Piazza Dante.
Ci si arriva facilmente da tutte le direzioni: con la nuova linea metro, mediante scala mobile si è dritto in piazza; con gli autobus la si raggiunge da Capodimonte o da Capodichino, dalla Stazione Centrale o da Fuorigrotta; se si arriva dal Vomero ci basta la funicolare di Montesanto e se si arriva da Bagnoli, ci si può servire della comodissima Cumana che ci porta nel cuore della Pignasecca e, da lì, è un piacere raggiungere Piazza Dante.
La piazza, in origine Largo Mercatello, assunse l'attuale struttura nella seconda metà del Settecento, con l'intervento del grande Luigi Vanvitelli: il Foro Carolino commissionatogli doveva costituire un monumento celebrativo del sovrano Carlo di Borbone. I lavori durarono dal 1757 al 1765, e il risultato fu un grande emiciclo, tangente le mura aragonesi, che inglobò la seicentesca Port'Alba a nord, e affiancò la chiesa di San Michele a sud. L'edificio, con le due caratteristiche ali ricurve, vede in alto la presenza di ventisei statue rappresentanti le virtù di Carlo. Anch'io, grande estimatore di Carlo III, mi sono stupito di come un uomo possa avere così tanti pregi e così ho desunto che, con tutto il rispetto per questo grande sovrano, forse, come spesso accadeva con i regnanti, si è un tantinello esagerato.
Al centro delle statue, vi è una nicchia che avrebbe dovuto ospitare una statua del sovrano, e un torrino d'orologio, di epoca successiva; ora costituisce l'ingresso del convitto nazionale Vittorio Emanuele. Al centro della piazza, si erge una grande statua bianca di Dante Alighieri che Tito Angelini completò nel 1871. Oggi è incastonata tra le vetrate delle uscite della linea 1 della metropolitana. La piazza è stata ridisegnata, ristrutturata e riarredata proprio in occasione dei lavori per la metro, conclusi nel 2002.Oggi Piazza Dante, è uno snodo cruciale per la città e un'importante meta turistica in quanto su di essa si affacciano tre chiese monumentali, Santa Maria di Caravaggio, San Domenico Soriano e San Michele a Port'Alba.Ricordo quando, di tanto in tanto, da ragazzino, mi ci recavo di nascosto dei miei, per organizzare partite a pallone contro i ragazzi della zona.
Più tardi, quando cominciai ad interessarmi con più assiduità all'universo femminile, mi ci recavo invece per la presenza del ristorante "Dante e Beatrice", locale tipicamente napoletano meta anche di personaggi importanti che visitano la nostra città.Mi piaceva tanto fermarmi a guardare Dante, con il suo aspetto austero, il suo profilo inconfondibile e questa piazza così monumentale, così bella che forse meglio di altre rappresenta la grandezza di Re Carlo di Borbone.