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COME ERAVAMO - le interviste di Nicoletta Costantino: NIKI LAUDA


NIKI LAUDA RITRATTO INEDITO DI NIKI LAUDAdi Nicoletta Costantino (Roberto)IL MESSAGGERO25 febbraio 1976Anche in quest’intervista c’era lo zampino di Gianni Minà, il mio ”maestro di giornalismo sportivo”. Infatti su cose musicali litigavamo spesso, perchè lui era un ”informato dei fatti”, ma di musica non ci capiva niente. Un breve aneddoto? Una volta (ero promoter discografica) lui porto’ a casa mia Mogol. Insieme sentimmo l’ultimo pezzo di un Battisti ancora vivo ma in esaurimento. Gli feci ascoltare Wigwam di Bob Dylan: Battisti fu tanato, il pezzo era stato copiato! Mogol non lo sapeva e rosicava, Gianni Minà rideva e ci fu un parapiglia…ci sarebbe da scrivere un libro!Ma torniamo a Niki Lauda…Gianni Minà mi inviò a una specie di convention o riunione di vip delle corse..”Vai a nome mio da Luca di Montezemolo, di’ che sei Nicoletta Costantino, lui ti aspetta e sa già tutto”. Infatti fu così: l’affascinantissimo Luca, allora considerato il rampollo di Gianni Agnelli, mi presentò un Niki Lauda allegro spigliato in vena di scherzi autorionici e di battute sulla sua vita sentimentale. Era una splendida giornata di sole. L’audio chissà che fine ha fatto. Peccato. Il mio articolo sul Messaggero mise in discussione l’immagine che il pubblico aveva di un Niki Lauda freddo e distaccato. Sottotitolò: “Sono un computer, ma solo al volante: Odio le cravatte, amo lo champagne, Bob Dylan…e le donne!" Nicoletta CostantinoLEGGI L'INTERVISTA (pdf)