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Ciao Nicoletta, approfitto di questo spazio per inserire un tratto di pensiero di Nietzsche che mi sembra significativo nell'ambito dell'artigiano di pensiero di cui si è parlato, sempre alla ricerca del senso delle cose e della verità, quella ricerca che ogni operatore media dovrebbe perseguire al meglio e che penso si riscontri nel tuo lavoro. Un saluto Aba.Cab da Nietsche: Nella misura in cui non esiste una ragione ultima delle cose, una verità vera, il pensiero, la riflessione, l'indagine è per definizione senza fine, non giunge mai a una conclusione ma torna incessantemente su di se. In questo modo muta l'idea stessa del pensiero e della conoscenza che la nostra cultura ha coltivato per millenni. Conoscere non significa più, per Nietzsche, accumulare informazioni e saperi che si avvicinano "linearmente" alla conoscenza della verità, poichè non c'è una verità, poichè non c'è una verità "ultima", una verità oggettiva a cui ci si possa avvicinare. Conoscere significa incessantemente cercare, e quando si crede di aver trovato, dover subito riprendere la ricerca, poichè subito ci si rende conto di non aver in realtà trovato alcuna verità definitiva. Anzichè dalla linea progressiva, l'immagine del conoscere umano è data dal CERCHIO, dalla linea che continuamente ritorna al punto di partenza per riprendere di nuovo il proprio giro. La conoscenza è, come detto "eterno ritorno di guerra e pace".