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Abruzzo:terremoto distrugge anche la Chiesa in cui è sepolto Celestino V


Tragedia in Abruzzo, il terremoto distrugge anche la Chiesa in cui è sepolto Celestino VCITTA’ DEL VATICANO - Anche la Chiesa ‘Santa Maria di Collemaggio’, situata appena fuori dalle mura dell'Aquila, secondo quanto ha riferito l'Arcivescovo della citta', Monsignor Giuseppe Molinari, e' stata distrutta dal terremoto che ha colpito la provincia abruzzese. La basilica romanica fu fondata nel 1287 per volere di fra’ Pietro da Morrone, incoronato nel 1294 Celestino V e citato da Dante nel III Canto della Divina Commedia come "colui che per viltade fece il gran rifiuto" per aver annunciato le sue dimissioni dopo solo cinque mesi di tormentato pontificato. Unico Papa dimissionario nell'arco dei due millenni di storia della Cristianita', dopo la morte, avvenuta il 19 maggio del 1296, Celestino V fu seppellito nella cappella della basilica. Fondata nella seconda meta' del XIII secondo, Santa Maria di Collemaggio, la cui facciata costituisce il massimo capolavoro dell'arte abruzzese, ha subìto rifacimenti, ristrutturazioni, trasformazioni e restauri per tutto il Trecento e poi nel corso dei secoli. Il risultato e' un intreccio d'architettura e arti decorative che trova i suoi vertici espressivi nei fondamentali capisaldi romanici e gotici ma che annovera episodi non secondari d'impianto rinascimentale e barocco nonche' degli ultimi due secoli. Le spoglie di San Pietro Celestino ne costituiscono l'attrattiva principale, per via della sua fama di taumaturgo e della straordinaria indulgenza della ''Perdonanza'', da lui stesso istituita. La facciata della Basilica, eseguita nella prima meta' del XIV secolo, e' ricoperta da un insieme di masselli di colore bianco e rosso che la decorano con motivi geometrici. In essa si aprono tre porte fra le quali la mediana e' decorata da un insieme di archi a tutto sesto concentrici. Il portone, barocco, e' del 1688. A destra c'e' una torre, residuo dell'antico campanile distrutto nel 1880 e ricostruito in altro luogo. L'interno e' costituito da tre navate divise da pilastri a base ottagonale su cui poggiano arcate ogivali. Negli anni ‘70 sono stati eseguiti importanti lavoro di ristrutturazione che hanno eliminato i numerosi rifacimenti settecenteschi portando l'edificio all'originario splendore romanico. Il sepolcro di Celestino V, eseguito nel 1517 da Girolamo da Vicenza, si trova nella cappella in fondo alla navata destra. All'interno c'e' un'urna dorata che sostituisce le due precedenti, la prima trafugata nel 1528 e la seconda nel 1799. La cappella dell'altare maggiore, che riceve luce da una bifora, ha alle pareti dei dipinti del XVI secolo. Nelle nicchie delle arcate ogivali delle navate laterali ci sono invece degli affreschi del '400.Fonte:www.papanews.it