Cronache da Absurdia

La teoria del complotto di David Icke


 “Quando, alla fine, il popolo si ribellò alle dittature reali e aristocratiche, le famiglie […] entrarono nella politica e in tutte le altre istituzioni di potere, per andare avanti ed espandere il proprio controllo dietro il pretesto di parlamenti “eletti”, di governi, di attività bancarie e commerciali […] Questo genere di controllo nascosto è molto più efficace di una dittatura condotta  apertamente, e il termine “democrazia” viene utilizzato per occultare la vera struttura del potere. Il controllo evidente, una dittatura che si può vedere, ha sempre una vita limitata, perché alla fine ci sarà una contestazione e una ribellione contro di essa. La gente sa di essere controllata e da chi. Il controllo nascosto, che non si può vedere, identificare o prendere di mira, può andare avanti in eterno, se non viene svelato, perché non ci si ribella a qualcosa di cui non si conosce l’esistenza. E’ una prigione senza sbarre, o meglio, senza sbarre di cui siate consapevoli. Le persone che pensano di essere libere non si lamenteranno di non esserlo”. Vorrei che mi diceste che ne pensate di questa “teoria del complotto” di David Icke (persona che reputo molto acuta, fisse rettiliane a parte). Potrebbe esserci un fondo di verità in tutto questo?