Cronache da Absurdia

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Tutti i marchi, immagini, suoni o animazioni, sono copyright dei rispettivi proprietari. In questo blog ho usato spesso immagini e video prelevati in altri siti o ricevuti via e-mail: se qualcuno dovesse vedere qualcosa di proprio e volesse essere nominato o non volesse vedere il proprio operato qui, mi avverta e provvederò a toglierlo.

 

 

A modest proposal

Post n°47 pubblicato il 15 Luglio 2009 da panenero
 

Considerato che la Chiesa Cattolica  utilizza i proventi dell’8x1000 per aiutare i poveri di tutto il mondo, vista l’eccezionalità della crisi che ha colpito il nostro Paese (sono ormai centinaia di migliaia le famiglie italiane che non ce la fanno neppure ad arrivare alla terza settimana del mese), visti i licenziamenti selvaggi che colpiscono i lavoratori di un po’ tutti i settori dell’economia, visti anche i ridicoli contratti di lavoro propinati ai giovani lavoratori, propongo di chiedere alla Chiesa Cattolica di rinunciare, per l’anno fiscale 2009, ai succitati introiti, introiti che corrisponderebbero, ad occhio e croce, a un miliardo di Euro circa. Tale somma, vista l’eccezionalità della crisi che attanaglia il Bel Paese, potrebbe venire impiegata per sostenere le famiglie più povere sotto forma di aiuti diretti (sicuramente più efficaci della famigerata social card), o comunque per ridurre la pressione fiscale gravante sui ceti meno abbienti. Secondo il mio modesto parere, si tratterebbe di un’opera di bene assai meritevole, un gesto che verrebbe accolto molto favorevolmente dagli italiani tutti.

Cosciente che, visto l’elevato numero di poveri in Italia, i proventi dell’8x1000 potrebbero rivelarsi insufficienti, propongo altresì di chiedere alla Chiesa Cattolica di agire secondo coscienza, e quindi di integrare eventualmente la suddetta somma con denari propri.

 

 
 
 

Le frasi celebri...

Post n°46 pubblicato il 15 Luglio 2009 da panenero
 

“Nessuno ama sinceramente la libertà, tranne gli uomini buoni; gli altri non amano la libertà, ma la licenza”

 

John Milton

 
 
 

XIII. L'incubo di Hans

Post n°45 pubblicato il 06 Luglio 2009 da panenero
 

E’ stata una notte inquieta. Ho fatto un sogno molto particolare: mi trovavo in Ghetulia [grande continente del Pianeta all’Incontrario, popolato per la maggior parte da genti dalla pelle scura. Ricca di risorse naturali ma poverissima a causa dello sfruttamento dei bianchi, la Ghetulia è devastata da guerre continue ed incessanti; N.d.A.] con un gruppo di studenti miei connazionali (o di ricercatori, non ricordo più bene), e la mia missione consisteva nell’aiutare i più poveri; era scoppiata un’epidemia di non so che cosa, e noi dovevamo consegnare i medicinali a quella povera gente. L’azione non si svolgeva però al giorno d’oggi, bensì qualche decennio addietro. Visitavo i quartieri più degradati assieme al mio gruppo di lavoro, composto prevalentemente da ragazze, e dovunque vedevo fame, denutrizione, squallore, degrado; un puzzo indescrivibile di morte e decomposizione regnava su persone e cose. Ora, per uno strano scherzo del destino, le medicine che noi avevamo il compito di distribuire non servivano solo a curare quella terribile pestilenza che aveva già mietuto centinaia di migliaia di vittime, ma anche ad evitare gravidanze indesiderate. Prendevi un’unica pastiglia una sola volta nella tua vita e non dovevi più preoccuparti di nulla: si trattava di una sorta di rimedio perenne, era una specie di sterilizzazione indolore, anche per il portafoglio. E al tempo, nel nostro Paese d’origine, abortire era considerato illegale, e pertanto legalmente perseguito. Risultato: le più abbienti potevano permettersi il lusso di andare ad abortire nelle cliniche di lusso ementaliane [ = di Ementalia, ricca nazione del Pianeta all’Incontrario. Importante centro finanziario della Regione Unita, la coalizione di Stati di cui fa parte anche Absurdia; N.d.A.], mentre quelle meno fortunate dovevano arrangiarsi. O abortivano in clinichette improvvisate gestite da medici già impelagati con la giustizia, in condizioni igieniche inenarrabili, oppure si tenevano il bambino. Ora, nel mio gruppo di lavoro quelle pillole erano particolarmente ambite, e a un certo punto, come se l’azione si svolgesse al rallentatore, io vedo una di queste brave ragazze bianche che erano con me aprire una confezione del medicinale, estrarre il blister e mettersi in tasca una, due, tre, quattro pastiglie. Una scatola ne conteneva otto in tutto. E le confezioni erano contate. Ce n’erano pochissime. Solo quelle, ci avevano dato. Allora io, per ogni pillola così illegalmente sottratta, mi immagino la vita di uno di questi poveracci che viene gettata alle ortiche. Una, due, tre, quattro vite che non vengono salvate. Quattro persone, prese a caso tra questa povera gente, che non ce la faranno a vedere il domani. Faccio due occhi tanti, mi indigno, chiedo spiegazioni, e in cambio ottengo solo un: “Stai tranquillo, sono solo quattro misere pillole, chi vuoi che se ne accorga?”. Ma io non mi preoccupo di eventuali indagini o inchieste, so già per esperienza personale che noi bianchi qui in Ghetulia siamo visti come degli dei, e da tali difatti ci comportiamo; veniamo considerati intoccabili, e nessuno oserebbe neppure lontanamente sospettare di noi: è molto più facile ed indolore dare la colpa a qualche “negro ribelle” ostile alle spedizioni umanitarie (chissà per quale motivo, poi). Ma non riesco a dire nulla, non ce la faccio ad articolare le parole, la voce mi si strozza in gola.

Passando per una grossa e pesante cancellata, entriamo nella zona in assoluto più povera e degradata della città. Costeggiamo un fiumiciattolo: le sue acque sono verdi a causa degli scarichi industriali; in lontananza si vedono ciminiere vomitare in continuazione un ammorbante fumo bluastro, mentre i gemiti dei moribondi riempiono l’aria. All’orizzonte, un malaticcio sole arancione sta per tramontare.

 
 
 

OGM mon amour

Post n°44 pubblicato il 30 Giugno 2009 da panenero
 
Tag: OGM

La diffusione degli OGM non ha proprio nulla a che vedere con la volontà di sconfiggere la fame nel mondo (quali nobili intenzioni si celerebbero dietro le azioni di multinazionali che hanno – per definizione – come unico fine quello di incrementare il fatturato!) bensì sarebbe finalizzata a rendere di proprietà dei pochi (pochissimi) colossi industriali produttori di OGM ogni seme, pianta o albero che risulti impollinato da un gene da loro brevettato. Secondo le attuali leggi in materia, infatti, se un terreno non coltivato ad OGM viene contaminato da semi geneticamente modificati, magari giunti da chissà dove, le multinazionali produttrici hanno la facoltà di denunciare gli agricoltori per uso illegale di sementi brevettate di proprietà delle multinazionali stesse.

Si calcola che in Canada non vi sia un solo campo che non sia stato contaminato dalla canola geneticamente modificata della Monsanto.

 
 
 

Saggezza in pillole...

Post n°43 pubblicato il 27 Giugno 2009 da panenero
 

La migliore arma di una dittatura è la segretezza, ma la migliore arma di una democrazia dovrebbe essere quella dell’apertura.

                                                                      - Niels Bohr

 
 
 
 
 

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Un blog di: panenero
Data di creazione: 13/02/2009
 

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