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Giù le mani da Labàs


Anche Bologna è stata schiacciata dal peso di una società sempre più impaurita ed intollerante, alle 8 del mattino dell'8 agosto 2017 il centro sociale Labàs è stato sgomberato dopo che dalla fine del 2012 un gruppo di attivisti lo aveva occupato. Ma cos è un centro sociale? Qualcuno parla di spinellati fancazzisti, altri parlano di rifugi per terroristi, altri ancora parlano di anti italiani che occupano abusivamente un edificio comunale per un trastullo personale gravando economicamente sulle spalle del povero italiano onesto e lavoratore. Per spiegare chi sono e cosa fanno affettivamente i membri di un centro sociale preferisco citare le parole del collettivo Labàs così come riportate nel link che vi lascio in lettura integrale alla fine del post: “Siamo studenti, lavoratori, precari, disoccupati e pensionati che vogliono scommettere su progetti politici e sociali che mirino a trasformare un presente fatto di miseria, esclusione, razzismo, precarietà, devastazione ambientale e culturale”. Un centro sociale nasce dall’occupazione di edifici comunali dismessi anche da 50 anni che vengono lasciati decadere e marcire senza alcun tipo di manutenzione dalle autorità fino a poi destare nuovo improvviso interesse quando una parte del popolo decide di ridargli nuova funzione per la comunità senza pagare dazio al palazzo (nel caso di Labàs infatti si parla di una vecchia caserma dismessa di 9000 mq). Eh si perché sapete un centro sociale oltre ad essere autogestito è anche autofinanziato e vive grazie a donazioni e raccolte fondi (non solo con i presidi ma soprattutto con le serate di musica dal vivo) che consentono di realizzare diversi progetti fra cui asili dopo scuola, spazi ricreativi dove viene insegnata la pittura, la musica, dove si fanno addirittura corsi come nelle palestre; il tutto però gratuitamente grazie al lavoro di volontari che si adoperano per la causa usando il loro tempo, i loro soldi e non in ultimo il loro culo. Il progetto che ha avuto maggior risalto mediatico per quanto riguarda il centro sociale Labàs è stato quello chiamato “Accoglienza degna” nato per affrontare l’emergenza abitativa a Bologna realizzando un dormitorio autogestito e presieduto dai volontari 24 ore su 24, raccogliendo, fra le altre cose, i consensi e l’appoggio dei residenti. La volontà di ridare dignità e possibilità sociali all’essere umano, la volontà di essere utili e non stare solo a guardare e a lamentarsi, un centro sociale è libero e aperto a chiunque voglia dare il suo contributo! Purtroppo lo stato denigra affonda e sputtana tutto quello su cui non può speculare: “La paura a Bologna sta vincendo e l’amministrazione comunale ha fallito nonostante continui a dire che è aperta al dialogo”http://www.redattoresociale.it/Notiziario/Articolo/496335/A-Bologna-nasce-un-dormitorio-autogestito-in-un-centro-sociale-occupato