C'est La Vie...

Viaggi ...mentali..spirituali..viaggi...


Ti racconto un viaggio... Ci sarebbe questo viaggio da fare.. ascoltami bene..Dovresti cominciare coll’ arrangiare una valigia.... perfetta per pochi giorni di totale resa alla vita...... dentro..fra un costume e una vecchia foto...utile quanto è utile un ricordo .... ci dovresti infilare un pantalone leggero, un paio di infradito e quel baule di delusioni e attese..... aspettative e speranze....di proiezioni... distanze..cadute e fallimenti.... di ufficio e treni.. scadenze.. incroci...orologi rotti dal tempo ......e camicie stropicciate in serate sbagliate.... Si tratterebbe dunque di partire all'alba .... di partire appena si può... di farlo subito... organizzando l’auto per macinare chilometri verso un qualche borgo di costiera..fatto di pietre antiche e chiesette in bilico sul mare... dove le palme conficcate nelle aiuole ... all’arrivo ... ti salutano col vento...ondeggiando come mani di bambini fuori dai finestrini in corsa.... A pensarci bene.... servirebbe ben poco per perfezionare il piano: io potrei metterci i piedi nudi...tu istruiresti la tua mano a scollarsi dalla mia gamba solo per cambiare marcia alle cose..... per cambiare ritmo alla tua musica.... sfidando la necrosi di questo tempo fiacco.... sprecato ad aspettare domani... un weekend...la svolta... la busta...le ferie..... il Natale.. il miraggio di promesse non mantenute.....Durante il percorso...sorseggiando la stessa bottiglia d’acqua.... dovresti dirmi delle volte che hai preferito rinunciare e assopirti: evitando quell’incontro..... rinunciando a discutere e rivendicare chi sei e cosa meriti.... soprassedendo.... incassando... sminuendo.. scrollando le spalle fino a far cadere ogni frutto e ogni foglia.... Il navigatore.. poi.... sarebbe impostato su “vieni qui” e troverebbe strade che nemmeno immagini: quella per scusare chi ti ha fatto male.. sottovalutato...ferito.... quella per assolverti quando non sei stato abbastanza.....quella.... storta e tutta bucata....si proprio quella che “sesolol'avessipresoadesso…”. Quella per arrivare a perdonarsi e riconoscersi...ormai induriti dalle cose ....che ora.... questo viaggio... il diritto alla felicità...ce lo siamo proprio meritati. .... Poco lontano dall’arrivo... potremmo fermarci a fare rifornimento in quell’aria di sosta cotta dal sole... dove il cartello dice che si paga in lire e un canneto polveroso circonda l’asfalto sbeccato del parcheggio.....lì....... all’ombra di un oleandro con il tronco contorto dal caldo........ potremmo sederci sullo spigolo del muro per riposare gli occhi..... guardandoci per una mezzora......... La nostra stanzetta sarebbe riparata in cima alle scale... arroccata al lato del paese......con un soffitto di travi e le tende nuove......appena in faccia a quel ristorante dove la cuoca cammina su ciabatte  e impasta uova e farina da settant’anni.... Lei....con l’andatura bonaria della sua vanità sfiorita.... Mi chiamerebbe “amore mio” e spiegandomi...di quanto in fretta scappino gli anni se non li sai condire bene.......se te li mangi per fame e non per gusto.... Per lei, ogni donna è un tesoro; ogni uomo un pirata. Sulle sedioline impagliate e sghembe.... mosse da feltrini rifritti......mangerei con le gambe nude e le mani strette nelle tue mani.... con tutte le persone attorno e il fresco che della piazzetta ..lì......tra panni stesi...... sopra i sassi umidi delle vie di schiena..... un negozietto che vende souvenirs ti farebbe il regalo di una cartolina.. colorata dal sole e logora di salsedine.... Ci sarebbe scritto: “ti stavo aspettando” e non avrebbe altri destinatari che te......Perché certi viaggi ..... vedi caro te ...... non li scegliamo noi..... certi viaggi..... ci aspettano da sempre.....