In Cerca di Agata.

Carne e Sabbia.


E di cuori di sabbia ne ho avuti dentro questo torace capiente ma inospitale.Cuori che sono stati sgretolati dalle maree, cuori privi di una struttura e di cui non sentirò la mancanza. Passeggio ancora senza il minimo conforto lungo questa spiaggia, passeggio di notte, quando le stelle illuminano le mie mani quel tanto che riesco a intrevederne la famelicità, contratture involontarie che sbiancano le nocche e che mostrano la rabbia di non possedere quell'organo capace di donare sensazioni così forti e dolci allo stesso tempo.L'acqua salata e trasparente lambisce le mie caviglie, il desiderio di scolpire un'altro cuore si fa sentire come un mal di testa in lontananza, come quelle fitte che preannunciano un dolore insopportabile di lì a poco. Provo ad ignorarlo, ma non è facile... La voglia di percepire quel battito nel petto è tanta e con le mani raccolgo un mucchietto di rena umida, guardo ancora una volta le mie stelle così adorate. Non fa freddo, anche se il mio è un cielo invernale e come un mastro Ciliegia alle prime armi prego affinchè qualcuno riesca a trasformare quei semplici granelli.