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G8: Il punto

Post n°9 pubblicato il 09 Luglio 2008 da peceac

Alla fine, dopo la volontà di trovare un accordo ben definito per quanto riguardasse la risoluzione delle problematiche ambientali, non è stato concordato alcun target che permettesse una definizione migliore della situazione e l' aspetto peggiore è che questo target non è stato definito neanche a lungo termine. Il G8 ha indicato senza l' appoggio dei membri del G5 l' obbiettivo di raggiungere del 50% le emissioni globali entro il 2050. Ma il gruppo dei 5( gli emergenti), capeggiato dalla Cina e dall' India, non è pronto a sottoscrivere impegni nemmeno a lungo termine fino a quando il gruppo dei grandi non mostrerà con decisione dei provvedimenti a medio termine. Il timore principale dei due colossi asiatici è sostanzialmente quello secondo il quale, un taglio così netto delle emissioni potrebbe rallentare e non di poco la loro crescita: infatti hanno fatto segnare tassi di crescita rispettivamente del 9,3% (la Cina) e del 7,9% (l'India).

Gli otto Paesi più industrializzati del mondo e le otto potenze emergenti (Cina, India, Brasile, Messico, Sud Africa, Indonesia, Corea del sud e Australia), invitate al summit di Toyako, si sono trovati d'accordo sulla necessità di tagliare le emissioni nocive per l'ambiente nel lungo periodo, attraverso un «profonda riduzione» della produzione di Co2, ma nella dichiarazione congiunta non si propongono nè cifre, nè scadenze.

 
 
 

Scusatemi

Post n°8 pubblicato il 07 Giugno 2008 da peceac

Scusate per la mia latitanza, ma questo periodo è stato davvero ricco di impegni e di emozioni che non mi hanno permesso di dedicarmi al mio blog. Nei prossimi giorni cercherò quindi di rimediare al tempo perso, ed esporre nuovamente le tematiche politiche più importanti.

Congratulazioni Silvio

 
 
 

Pd, fuori Visco e De Mita

Post n°7 pubblicato il 20 Febbraio 2008 da peceac

Vincenzo Visco e Ciriaco De Mita sono fuori. Non faranno parte, cioè, delle liste del Partito democratico per le prossime elezioni politiche. Ma se quella del vice ministro dell'Economia è una scelta autonoma, molto apprezzata dal segretario Walter Veltroni, l'esclusione dell'ex esponente Dc provoca una vera e propria rottura. Tanto che lo stesso De Mita ha preso la parola per primo al coordinamento nazionale del Pd, annunciando il suo addio: «Veltroni mi ha mandato un biglietto di auguri per i miei 80 anni dicendo che sono 80 anni della democrazia. Lo ringrazio, continuerò ad essere democratico. Ma io mi ribello a chi vuol far prevalere l'età rispetto all'intelligenza. Se non starò con voi vuol dire che starò contro di voi». Per De Mita rimangono ora aperti diversi scenari come ad esempio l’ adesione alla Rosa Bianca.

Certo è che la situazione venutasi a creare circa le vicende del leader di Nusco è estremamente particolare e controversa; questo perché vi è stata nella progettazione, nel miglioramento e nell’ attuazione del Partito  Democratico un ruolo di prima linea assunto da De Mita.

Fatto sta che lo scenario politico nella  Provincia di Avellino, ma anche nella Regione Campania potrebbe cambiare notevolmente e potrebbe riservare delle brutte sorprese al Pd, che capirebbe solo così la maestosità del suo errore.

Le novità sulla composizione delle liste del Pd provocano reazioni tra i politici. Molti hanno inteso questo gesto come sintomo di una profonda innovazione che il Partito Democratico vuole intraprendere, mentre altri hanno visto nella decisone di Veltroni una scelta basata sull’ irrazionalità e scarsa ponderazione nel preferire la giovane età all’ esperienza e all’ intelligenza politica di un grande uomo della democrazia, come l’ onorevole Ciriaco De Mita.

 
 
 

Per non dimenticare

Post n°6 pubblicato il 27 Gennaio 2008 da peceac

SE QUESTO E' UN UOMO

Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case;
Voi che trovate tornando la sera
Il cibo caldo e visi amici:

Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce la pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì e per un no

Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d'inverno:

Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole:
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,

Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli:
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri cari torcano il viso da voi.

Primo Levi

Oggi 27 gennaio 2008 non dobbiamo assolutamente dimenticare ciò che è accaduto, ciò che ha causato lo sterminio degli ebrei con efferata cattiveria. In noi dovrà essere sempre vivo quel ricordo per far si che non si compia un'altra volta nella storia un atto del genere.

Proprio per questo credo che il ricordo non faccia male a nessuno e che anzi possa forgiare alcuni valori fondamentali per la convivenza tra le diverse etnie. Questa giornata proprio per tale motivo ha un valore vitale per la crescita dell’ uomo.

Questo pezzo tratto dal libro di Primo Levi ci mette in luce proprio se in quelle circostanze si potesse parlare di un uomo o di un fantasma, un qualcosa che non aveva più alcuna dignità o alcun diritto e spero soltanto che imparando da tutto quello che è accaduto, nella storia futura non ci sia assolutamente alcun pazzo che rinneghi la Shoah e che abbia il coraggio di dire ciò.

 
 
 

La crisi

Post n°5 pubblicato il 24 Gennaio 2008 da peceac

Quello che era stato teorizzato nelle scorse giornate ha trovato la pratica questa sera quando al Senato si sono tenute le valutazioni per il voto di fiducia che hanno avvalorato le opinioni vastamente diffusesi  in seguito alla notizie dello scioglimento dell’ Udeur dall’ allora maggioranza.

La situazione si era mostrata estremamente particolareggiata con una grande incertezza che aveva regnato nelle scorse giornate, ma poi aveva finito per mostrare palesemente che questa sera si sarebbe assistito  alla vittoria del no.  Con 161 voti contrari, 156 favorevoli e 1 astenuto, il Senato ha bocciato la risoluzione presentata dai Capigruppo della maggioranza che approvava le comunicazioni del Governo e su cui il Presidente del Consiglio aveva posto la questione di fiducia.

Subito dopo la votazione il presidente del consiglio si è recato al Quirinale dove ha rimesso il mandato nelle mani del capo dello stato.  Il Quirinale ha poi comunicato che da venerdì pomeriggio cominceranno le consultazioni, partendo dai presidenti di Camera e Senato.

La giornata si è caratterizzata per essere stata fervida di appuntamenti e di impegni per i numerosi senatori , le sedute sono iniziate nel primo pomeriggio e si sono caratterizzate per aver visto una scena abbastanza movimentata  durante la quale ad esempio l’ Udeur ha subito un ulteriore scissione con Cusumano che ha votato si alla fiducia. Alla fine la situazione ha messo palesemente in luce quella che era la strada maestra ossia un cambiamento, in queste circostanze continuare questa esperienza governativa non avrebbe portato assolutamente ad alcun risultato produttivo perché questa maggioranza ha mostrato ancor più chiaramente oggi quelle che erano le sue plurime lacune.

 
 
 
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Un blog di: peceac
Data di creazione: 16/11/2007
 

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