PICCOLA PRINCIPESSA

Post N° 140

Pensavopeggio - sottobicchieri - LUCEDDA DESIGN

Viviamo nella società del NON VOGLIO VEDERE.

Massì copriamo gli occhi e cerchiamo di nascondere, convinciamoci che se emarginati agli angoli i problemi spariranno!

In questi ultimi giorni ho sentito, nell'ordine, che:
LE PROSTITUTE VERRANNO SPOSTATE DALLE ZONE SENSIBILI DELLE CITTA'. Non potranno quindi lavorare in prossimità di scuole asili o parchi, frequentati da bambini e giovani, ma dovranno anche tenersi alla larga da luoghi di culto, musei e opere pubbliche. MA CHE SENSO HA??
Il problema della prostituzione e soprattutto dello sfruttamento legato a questa attività è ben più importante rispetto al fatto che questo fatto non sia sotto gli occhi della gente. I bambini non devono vedere donne in abiti succinti ai bordi delle strade?? Ma non è più grave se magari il papà di questi bambini approfittasse delle intrattenitrici in questione? o che la mamma fosse una di queste donne che vogliamo mettere in quarantena? non sarebbe meglio educare alla salute e al rispetto le giovani generazioni in modo che poi non decidano di avvicinarsi alla strada? e è davvero meglio che le vecchie signore possano andare al mercato tranquille senza il rischio di scandalizzarsi o potrebbero cominciare a pensare che la il fenomeno forse può toccarle più da vicino di quanto pensano, magari proprio il loro figlioletto che hanno sempre protetto oltre ogni misura potrebbe oggi trastullarsi con le puttane, dato che è l'unica alternativa plausibile capace di riconoscere!

Ah no, ok è più facile che gli occhi non vedano!!!!

NOLITA, nota marca di abbigliamento moda giovane femminile, HA INCARICATO OLIVIERO TOSCANI DI IDEARE LA NUOVA CAMPAGNA PUBBLICITARIA: E LUI HA FOTOGRAFATO UNA MODELLA ANORESSICA NUDA. Lo slogano NO anorexia NO-L-ITA direi che è abbastanza eloquente, ma non è stato sufficiente a rendere chiaro il messaggio, perchè sono subito impazzate le polemiche. La modella francese fa impressione, ma la gente muore davvero, quotidianamente, di questa malattia e anche se non vogliamo vedere, le cose non cambiano. il fotografo ha dichiarato telefonicamente a un giornalista : "Che cosa volevo suscitare con questa foto? In lei cosa ho suscitato, ribrezzo, paura, angoscia, dolore? Ecco, l'arte deve suscitare anche questo, come accade guardando un quadro di Munch". Le associazioni di malati sono contrarie a questa campagna di sensibilizzazione e la definiscono choccante per i soggetti sani e  inutile per i soggetti malati, che avendo alterazioni serie della percezione di se non si riconoscono nel soggetto fotografato. INUTILE quindi anche questa volta, mostrare la realtà?

IO NON CREDO