Cerco Lucia

LA VESPA ED IL GIOCO DELLA BOTTIGLIA


  Il primo anno di scuola superiore si era da poco concluso ero stato promosso, non con pochi sforzi ed ero felicissimo, i miei a quel punto dovevano mantenere la promessa, mi avrebbero dovuto acquistare una VESPA, e così fu. Una bellissima vespa usata color panna con una modifica 100 era mia tutta mia, era giugno ed ero il ragazzo più felice del mondo. La sera vedevo ormai regolarmente Lucia assieme ad un gruppo di ragazzi e ragazze, gente che si conosceva da una vita, (visto che abitavano tutti sulla stessa strada) e che quell’estate sarebbero diventati grandi amici ….fratelli per poi perdersi ed ignorarsi negli anni avvenire. Tutto iniziava dopo cena, mi ricordo le ore d’avanti allo specchio, bagnavo i capelli e mi facevo scendere un ciuffo fin quasi d’avanti agli occhi, mi riempivo di gel (graphic studioline) e profumo. Mi bastava uscire da casa la vespa era già parcheggiata sotto il balcone, andavo a chiamare il mio amico del cuore Ennio e ci sedevamo sul marciapiede. Da un minuto all’atro uscivano tutti e si schieravano seduti sul marciapiede davanti la veranda di Lucia, risate scherzi e gavettoni, il gioco della bottiglia da li a poco sarebbe diventato un rito, seduti in cerchio l’uno davanti all’altro con espressioni sguardi e baci avevamo finalmente la possibilità di manifestare da subito quelle che erano le nostre preferenze. Più di un amore estivo stava per nascere, amori che come tanti petali di rosa circondavano e proteggevano  quello che sarebbe stato l’amore più bello più discusso, più chiacchierato e più ammirato di quella stupenda estate del 1988 l’amore mio e di Lucia.