CertePiccoleVoci

... e 30!!


Domani è il 18 agosto...un giorno d'estate come tanti...ma per me invece una data importante, impressa nella memoria e sulla pelle...ricorre un personalissimo trentennale...Già...mi sembra un soffio ma sono passati trent'anni da quella sera in cui cambiava la mia vita...mi liberavo dalla gabbia genitoriale senza sapere se soccombevo o mi rafforzavo... Perdevo delle basi di sicurezza, soprattutto sotto l'aspetto economico, ma mi liberavo da una forma di soffocamento di cui a volte i genitori nemmeno si accorgono...un pò per egoismo e un pò per protezione...Me ne andavo di casa e rischiavo in prima persona; poche cose con me...qualche indumento e oggetto preso alla rinfusa in un borsone di carta e via...Avevo già preso in affitto una casa da qualche mese ma non trovavo il coraggio di tagliare quel cordone ombelicale...Sapevo quindi dove andare a dormire ma non sapevo come mi sarei svegliata...All'epoca mi vivevo una storia d'amore contrastata ed insicura che mi avrebbe fatto più male che altro...una storia destinata a finire...ma in quel momento mi sembrava la più bella del mondo...anche se io ero sicurissima che me ne andavo di casa per me e per nessun altro...Insomma, partivo da zero...mi dovevo costruire tutta da sola...non avevo nulla...nemmeno lo spazzolino del cesso, solo qualche brutto mobile in un appartamentino che aveva già visto diversi passaggi...ma dentro quelle quattro mura c'era la mia libertà che pagavo a caro prezzo sotto tutti gli aspetti...In quegli anni una donna che andava a vivere da sola doveva per forza essere una poco di buono...oggi per fortuna le ragazze si rendono autonome con grande facilità e senza paura di giudizi e pregiudizi...Ma io guardavo tutti con aria di sfida fregandomene di pettegolezzi e pregiudizi.Man mano che passava il tempo mi rafforzavo e mi costruivo...crescevo con la mia dignità e la mia casa iniziava a prendere forma...parlava di me con i miei colori, i miei profumi, la mia personalità...Era sempre piena di amici (forse anche troppi per come era piccolina) ed i primi due anni di libertà sono stati i più intensi ed i più belli di tutta la mia vita...Li ricordo sempre con immenso piacere, ero felice e mi divertivo come non mai...ho fatto tutte le follie e scemenze che fanno i giovanissimi, solo che io di anni ne avevo ben 26. Il lavoro mi dava soddisfazioni e progredivo...mi beavo della stima dei miei superiori e un pò meno della cattiveria di alcuni colleghi...ma si sa, quelli te li trovi dovunque...Anche i rapporti con la famiglia piano piano si misero a posto...capirono o forse meglio dire si rassegnarono alla mia scelta...ma non mi sono mai sentita figliol prodigo...ho dato molto di più di quello che avrei dovuto e qualcuno ne ha approfittato alla grande...Non mi pento, lo rifarei...oggi so che la mia famiglia erano i miei genitori e li vorrei qui con me adesso perchè il tempo mi ha fatto capire che non c'è niente di più sincero e amorevole come le braccia di tua madre o tuo padre...L'unica cosa che presto prese una brutta piega fu l'amore...la storia finiva (inesorabilmente per sempre) ed io con lei...il cuore si era cementificato un muretto invalicabile...ed io decisissima (e anche un pò vigliacca) a non volerne più sapere...La ferita era troppo profonda per viverne altre e quindi diventavo arrogante, cinica e superba...stronza...sì anche un pò stronza. Ero giovane, ero corteggiata...Ahhhh quanti uomini ho maltrattato...non con tradimenti o botte eh...ma con i miei atteggiamenti...la mia arroganza sembrava la frusta di un domatore di leoni...il primo che osava avvicinarsi al mio spazio, senza permesso, veniva sbranato...il mio quasi disprezzo li allontanava...e non so se qualcuno ha fatto lo sforzo di capire che la mia era solo una forma di difesa, che non volevo più soffrire...onestamente non me lo ricordo...so solo che non avrei svenduto per nessuno la mia libertà così duramente conquistata...E oggi dopo trent'anni ho di nuovo l'impressione di sentirmi quella di allora...con poche cose in mano per ricominciare...basi traballanti che devo puntellare con la mia volontà...un lume per illuminare un percorso nuovo, oggi che sono più vecchia di allora ed  ho più paura...l'incoscienza della gioventù non c'è più...quell'incoscenza che fa sentire forti ed invincibili e con la certezza di avere ancora tanto tempo davanti. Ma il tempo passa inesorabile...e pur se ci si stanca anche di lottare come leoni, io sono pronta a guardare di nuovo avanti...Ho avuto mesi difficili in questo ultimo periodo...ora ve lo posso anche dire...Sono stata sull'orlo di una depressione terribile...ero avvolta da un senso di delusione che mi aveva destabilizzato moltissimo...non ero più io...non mi riconoscevo.Portavo con me tutto il giorno un broncio continuo e avevo solo voglia di silenzio...Quando è così io preferisco allontanarmi da tutto e da tutti...ho solo voglia e bisogno di raccogliermi in me stessa cercando risposte a dei perchè che, in questo caso, non avevano risposta logica, e la voglia di lasciarmi andare dentro un baratro che sentivo sotto i piedi mi era sembrata la soluzione più facile...La delusione profonda di alcune persone (anche a me molto vicine) di cui mi fidavo ciecamente, mi aveva portato a mettermi in forte discussione, a sentirmi inadeguata e a dovermi fare un'analisi spietata...e per quanto ho pensato e ragionato non ho trovato colpe in me oppure non ne sono stata capace...Io non amo i vittimismi, li detesto ma questa volta hanno proprio sparato sulla croce rossa centrando il bersaglio perfettamente...E quindi, pur se la ferita è molto profonda ed inaspettata,  proprio grazie a questi trent'anni di me, sono capace ancora di guardare avanti e, se mi volto indietro è solo per capire che il passato è servito per insegnarmi tutto quello che doveva insegnarmi...Così come mi ha dato tutto quello che poteva darmi e mi ha tolto tutto quello che doveva togliermi... E di quello che sarà il mio futuro...non lo so e non ci voglio pensare...qualunque cosa accadrà, succederà perchè doveva succedere...Il futuro è solo un'immagine confusa a cui sicuramente diamo più importanza di quella che meriterebbe. Dopo questi trent'anni posso solo dire che tutti i giorni che ho vissuto, belli o brutti, sono serviti a fare di me quella che sono, ma i momenti più brutti della mia vita, loro sì sono stati, indubbiamente, i miei migliori maestri di vita.Ecco, sono consapevole che questo post è decisamente lungo e che non avrete letto in tanti...(magari lo lascio qualche giorno finchè non mi tornerà la voglia di cazzeggiare un pò) Forse ne avevo bisogno, i tempi erano maturi per sfogarmi un pò e quindi, detto ciò mi sa che non ci resta che brindare, no?