CertePiccoleVoci

Le persone per bene non vanno più di moda...


In questi giorni qui nel mio paese è successo un, non so nemmeno io come chiamarlo, provo con brutto episodio, che ha una serie di risvolti che solo noi che ci viviamo, conosciamo...Sicuramente ne avrete sentito parlare anche al tg visto che la protagonista è stata data in pasto, senza il minimo riguardo, a giornali, tv e social...E' stato pubblicato un video di una maestra che usa quelli che si potrebbero definire i metodi di un tempo e non certo violenza su bambini di una scuola materna... Sia ben chiaro, sono contraria a qualunque tipo di violenza ma quella che mi sta più a cuore è quella su donne e bambini...violenze di qualunque tipo: fisiche, verbali o psicologiche...non fa differenza. Ma in questo caso che ci tocca tutti più o meno da vicino e che conosciamo bene l'andamento della vicenda, mi sento di spezzare una lancia a favore di questa donna di 59 anni che oggi si trova agli arresti domiciliari. Una persona perbene e mai sopra le righe...pacata e gentile con tutti. Una donna, una moglie, una madre, una  nonna, una cittadina impegnata nel sociale ed in associazioni culturali che ha fatto dell'insegnamento il suo cavallo di battaglia fin da quando era una ragazza. Figlia di "figure" che per tanti anni furono un punto di incontro per noi che all'epoca eravamo bambini...Suo padre e sua madre gestivano un' antica tabaccheria...quelle di una volta che vendevano un po' di tutto dalle caramelle alle sigarette passando dai coriandoli alle padelle... Tutti conoscevano Amerigo (il padre) e sua moglie perché il tabacchino era in pieno centro e tutti passavano da lì per forza...E lui conosceva tutti noi e ogni mattina ci salutava e ci guardava con occhi benevoli. Ecco, tutto questo improvvisamente è stato dimenticato; oggi solo insulti e parole cattivissime anche da chi farebbe bene a starsene zitto perché è quello meno titolato a scagliare la prima pietra. Io mi pento...tutto questo mi ha fatto riflettere e mi sono pentita sì per aver giudicato anch'io, da subito, ogni volta che ho sentito cose di questo genere in tv. Certo le immagini di cui parlo io non sono così terribili come quelle che si sono viste di maestre molto più violente, che aggrediscono con parole da non usare con i bimbi e con botte vere e proprie...In questo caso non è così...ci sono solo atteggiamenti di una maestra di altri tempi...metodi che si usavano forse ai miei tempi e che oggi non sono tanto ben accetti da queste nuove generazioni di genitori che sono fans dei loro figli viziati e instupiditi da un sacco di cose quando non sono spocchiosi, arroganti e maleducati... Credo che ci stiamo perdendo in quest'onda moderna di telecamere e parole che vengono estrapolate e utilizzate come si vuole...I giornali scrivono che questa maestra avrebbe detto "bestia" ad una bambina ma la vera parola detta è "pepia"; un termine che i piemontesi conoscono bene...vuol solo dire petulante, noiosa, bisbetica...ed i famosi atti di violenza su minore consisterebbero in una cartellina data sulla testa di una bimba con un modo forse un po' troppo isterico...Quanti di noi possono davvero dire di essere rimasti traumatizzati dalla sgridata o dalla bacchettata di una maestra o di un bidello dei nostri tempi? Io credo che quegli atteggiamenti invece ci hanno fatto diventare adulti rispettosi delle regole, delle persone e delle cose comuni. Qualche scappellotto ai più ribelli non li ha certo fatti finire in analisi... Ecco, io ora mi chiedo quali siano diventate le priorità degli esseri umani e ancora mi chiedo se basta davvero così poco per finire ai domiciliari e sui giornali anche se si è sempre state persone per bene...Nessuno pensa che a 59 anni sarebbe bene non far lavorare con i bambini piccoli una donna che magari sta facendo questo mestiere da 40 anni e che sicuramente è stanca? Nessuno ha pensato che magari questa donna inizia ad ammalarsi di quelle malattie che arrivano improvvise, subdole e ti fanno alterare il carattere e che quindi ha bisogno di aiuto? No certo, meglio andare subito alla Procura della Repubblica, senza riguardo. E non sarebbe meglio che prima di insultarla con ogni tipo di offesa si esprimesse la legge? Il triste è che gli insulti maggiori arrivano proprio da quelli che sono stati i "suoi" bambini...quelli che lei ha accompagnato verso la scuola. I suoi piccoli ometti e piccole donnine che oggi non si ricordano più che quella è la donna con cui hanno passato tante ore all'asilo e, Dio santo! Qualcosa di buono avrà pur fatto no?! E non ci pensano che magari proprio loro sono stati ancora più violenti della maestra nei confronti dei figli con linguaggi non appropriati e modi isterici? Ah quanti ne vedo ogni giorno! La moralità ormai si è invertita ad un punto tale che essere buoni e coscienziosi non conta più niente ma piuttosto è diventato un problema da curare, ed è proprio nel seno della famiglia che questo tipo di ragionamento prende piede. Ai  bimbi viene insegnata  la furbizia piuttosto che la bontà.  I secchioni vengono sempre messi in cattiva luce mentre coloro che magari copiando e sfruttando i compagni, attirano  la simpatia ed il consenso comune perché ritenuti, appunto, svegli e scaltri. E questo, purtroppo, succede anche nel lavoro dove, nella maggior parte dei casi, non sono le capacità personali e le qualità morali ma le conoscenze e le raccomandazioni quelle che davvero contano. Io sono convinta che quella maestra è consapevole che i  genitori moderni danno peso alle cose sbagliate nei confronti dei loro figli. Si preoccupano se un figlio non socializza ma non lo fanno se cambia una ragazza alla settimana e vive in maniera superficiale la sua vita. Oppure che  quello che conta è che il proprio figlio mangi abbastanza  e sia ben coperto dal freddo ma mettono in secondo piano l'importanza di dedicargli del tempo per colmare la sua necessità di attenzione ed ascolto. O che i genitori lavorano per coprire i figli di super cellulari e beni inutili ma non si preoccupano del fatto che gli anni dell'infanzia dei loro bambini vengono gestiti da altri, a discapito di una famiglia unita e capace di condividere tutti i valori della vita. Il risultato di tutta questa confusione è un mondo pieno di gente materialista, astuta e spesso anche cattiva, in cui le persone che scelgono come vere priorità la moralità, l'altruismo ed il rispetto delle regole sono considerate strane e paranoiche. La verità è che senza regole e saldi valori morali si diventa fragili e preda di ogni sorta di crisi davanti alla prima difficoltà. E forse proprio le urla di una maestra severa che ti insegna non solo a leggere e scrivere, faranno in modo che i bambini di oggi saranno gli adulti più giusti, onesti e consapevoli di domani.