CertePiccoleVoci

San Lorenzo...e ciao :-)


E' Il 10 agosto...una tappa dell'estate...qualcosa che si aspetta ancora come una notte a cui affidarsi...come quando aspetti Babbo Natale o la Befana. Il cielo che si avvolge di quel pizzico di mistero potrebbe riservarci sorprese...chissà...Eh sì proprio questa notte è quella in cui, tradizionalmente, si guardano le stelle cadenti, chiamate anche "lacrime di San Lorenzo". In passato, infatti, la notte del 10 agosto era quella in cui si vedeva meglio lo sciame meteorico delle Perseidi. In questo secolo, il momento migliore per guardare le stelle cadenti si è spostato in avanti di qualche giorno: la notte tra il 12 e il 13 agosto. Quest'anno pare che le condizioni astronomiche saranno particolarmente favorevoli per vedere le stelle cadenti perché l'11 agosto ci sarà il novilunio: la luna sarà completamente in ombra e quindi anche nella notte tra il 12 e il 13 arriverà pochissima luce ad interferire con quella delle stelle. Tradizionalmente, oltre a essere chiamate "lacrime di San Lorenzo", le stelle cadenti vengono anche associate ai tizzoni ardenti su cui fu martirizzato San Lorenzo. Per osservare al meglio questo fenomeno è sufficiente guardare il cielo lontano dai grandi centri urbani dove l'inquinamento luminoso tende a renderlo meno visibile. Il posto migliore è la montagna, dove i venti e l'aria meno inquinata e afosa alzano le probabilità di avere un cielo limpido. Quindi ricordiamoci che il momento clou sarà nella notte tra il 12 ed il 13 agosto; ovviamente anche le condizioni meteorologiche della zona in cui vi trovate farà la differenza.Nell'antica Roma e Grecia, prima dell'avvento del Cristianesimo, le stelle cadenti erano viste come segni divini. Ad esempio, a Sparta, ogni 9 anni il Re veniva sottoposto al giudizio delle stelle: se durante il nono anno veniva avvistata una stella cadente, ciò era considerato un segno sfavorevole degli dei e dunque il Re veniva deposto.La tradizione che ha ispirato quella cristiana è però nata nell'antica Roma. Innanzitutto, bisogna sottolineare che Agosto era il mese dedicato all'imperatore Augusto, durante il quale venivano celebrate molte feste legate al mondo agricolo. Tali festeggiamenti erano spesso accompagnati da processioni, durante le quali avvenivano i fescennini, versi mordaci e alquanto spinti il cui nome rimanda a "fascinum" con cui ci si riferisce sia al malocchio che al membro maschile. Durante queste processioni veniva portato il fallo di Priapo, dio della fertilità: la pioggia di stelle cadenti veniva quindi associata all'eiaculazione di Priapo, con cui il dio rendeva fertili i campi e garantiva un buon raccolto per i mesi successivi.La religione cristiana ha assorbito in sé alcuni aspetti delle varie tradizioni pagane, in particolare di quella romana. Innanzitutto, il nome Lorenzo rimanda foneticamente alla controparte femminile di Priapo, Larentia, la Grande Madre che, accoppiandosi con tutti, produceva tutto quello che c'è sulla Terra. Tuttavia, la tradizione cristiana ha modificato totalmente quella pagana, e le "lacrime" di Priapo sono diventate le lacrime di San Lorenzo, arcidiacono cristiano vissuto durante l'epoca dell'imperatore Valeriano. Nel 258 d.C. l'imperatore emanò un editto secondo cui diaconi, vescovi e presbiteri dovevano essere messi a morte. Il 6 agosto venne ucciso papa Sisto II insieme a 4 suoi diaconi, mentre il 10 agosto fu il turno di San Lorenzo, di soli 33 anni. Secondo l'antica testimonianza raccolta da Sant'Ambrogio, Lorenzo fu bruciato sopra una graticola, scena che ispirò opere d'arte e detti popolari. Tuttavia, secondo studi approfonditi, l'editto di Valeriano non prevedeva alcun tipo di tortura, per cui probabilmente Lorenzo fu decapitato come tutti gli altri. In ogni caso, la tradizione vuole che le stelle cadenti del 10 agosto vengano associate ai carboni ardenti su cui venne bruciato il santo secondo la leggenda.A chi non è mai capitato di sentirsi fortunato dopo aver visto una stella cadente? La prima cosa che si fa in questi casi è esprimere un desiderio: crederci o meno non importa, si tratta di un momento magico da non perdere. Ma perché si esprimono i desideri? L'origine di questa tradizione va ricercata nella parola desiderio, probabilmente dal latino "de sidera", che rimanderebbe, secondo quanto riportato nel Dizionario etimologico della lingua italiana, al significato di "cessare di contemplare le stelle a scopo augurale". Il filosofo Galimberti ha tuttavia proposto una variante interpretando l'espressione latina come "stare sotto le stelle ed attendere". Quest'ultima ci rimanda al De Bello Gallico di Cesare, in cui i "desiderantes" erano i soldati che, dopo aver combattuto durante il giorno, aspettavano sotto le stelle i compagni che ancora non erano tornati. E lo stesso desiderio era anche dei marinai che speravano di giungere sulla terra ferma, affidandosi proprio alle stelle e leggendo il cielo.E dopo tutto sto po' po' di ricerca mo voglio proprio vedere se riesco a beccarne almeno una...sì perché io non le vedo mai le stelle cadenti o se è capitato, non ho mai fatto in tempo ad esprimere desideri...ahahahahah mi hanno colta di sorpresa o se ne sono tornate indietro per dispetto
A tutti voi invece aguro di vederne tantissime e di quelle buone...di quelle che possano davvero soddisfare i vostri desideri...così come auguro un buon proseguimento delle vacanze, un buon fine settimana a chi lavora ed un felice Ferragosto...Io mi fermo qualche giorno...a presto