CertePiccoleVoci

E intanto nevica...


Leggo...stasera leggo mentre fuori nevica...finalmente nevica...a guardare fuori dalla finestra nemmeno sembra la fine di gennaio...il riverbero della neve sotto la luce dei lampioni regala un colore caldo ed indefinito...il fumo dai camini si confonde con i fiocchi che cadono con ritmo regolare sulla strada completamente deserta...sembra la notte di Natale ed invece domani è febbraio
Stavo leggendo che:"il primo febbraio, nella tradizione celtica, si festeggia Imbolc, la festa della pioggia, della purificazione che corrisponde alla Festa della Candelora che i cristiani ricordano il 2 febbraio. Imbolc è la festa della luce che inizia a manifestarsi con l'allungarsi delle giornate anche se siamo ancora in inverno. In attesa della primavera, la natura inizia a dare i primi segnali di risveglio. Parliamo, quindi della festa della rinascita e la trasformazione, il momento ideale per cominciare un nuovo ciclo di vita. E' il momento di condividere i progetti, le aspirazioni e i sogni.Imbolc è un termine dall'origine incerta e potrebbe derivare da Imb-folc, cioè "grande pioggia' ed in molte località dei paesi celtici questa data è chiamata anche "Festa della Pioggia".Secondo la leggenda, gli esseri fatati si radunavano per celebrare la Dea della Luce o Brigit,  divinità del triplice fuoco, dell'arte, della fucina, delle tradizioni conservate e della guarigione. In onore della Dea, ancora oggi, è in uso tra i contadini appendere dei nastri colorati ai rami degli alberi di loro proprietà, al fine di esorcizzare la malasorte e di segnarli come simulacri delle malattie dalle quali intendono essere guariti. Era tradizione celebrare la festa accendendo lumini e candele. In epoca cristiana la festa di Imbolc venne equiparata alla Candelora. Poiché la festa pagana era sotto gli auspici della dea Brígit, si trasformò nella ricorrenza di Santa Brigida. Le tradizioni pagane e cristiane in questo caso si sono completamente fuse, trasformando una dea in una santa del calendario cristiano.Durante Imbolc si usa accendere dei falò perché il fuoco è considerato sotto il suo aspetto di luce e di purificazione che si esprime attraverso le giornate che si allungano, il sole prepara con i suoi raggi la terra in vista della prossima semina e dei futuri raccolti.Sempre secondo la leggenda, elfi, folletti e fate benedicono di nuova luce la propria abitazione, girando per le stanze di casa in senso orario con in mano la candela bianca accesa, visualizzando la potenza della luce che permea i muri, le suppellettili e tutti gli oggetti che "vivono" della nostra esistenza. Gli elfi si recano in un bosco o in un prato per raccogliere un dono per la propria casa come una penna d'uccello, una pietra, un sacchetto d'erbe, mentre le fate hanno il compito di spazzare fuori dall'uscio le energie morte dell'anno trascorso con la propria scopa celebrativa."Buon febbraio a tutti voi