CertePiccoleVoci

State a casa...


State a casa....ormai è uno slogan che ci sta bombardando il cervello da settimane. Ce lo dicono tutti ed in tutti i modi...forse c'è rimasto solo il frigorifero a non dircelo...Eppure non basta...si continua ancora ad essere troppi a spostarsi. Purtroppo i dati continuano a dirci che, se TUTTI in Italia non si mettono in testa di ridurre assolutamente il contatto sociale, le conseguenze, soprattutto per quella fetta di popolazione più fragile, saranno gravissime.Il panico (ma sono più convinta che la motivazione sia stata la preoccupazione delle mamme) ha fatto sì che tanti irresponsabili siano partiti e continuino a partire dalle regioni del Nord in numero davvero elevato, verso quelle regioni del sud dove la sanità purtroppo zoppica molto più che in altre Regioni se pur ormai congestionate..Capisco che quando si è insieme, tutto sembra più leggero e meno tragico, ma rimanere dove si è osservando le regole, stando più possibile a casa e prendendo tutte le dovute precauzioni sarebbe stato un vero gesto d'amore nei confronti dei propri cari e di tutta la nazione. Ci sarà tempo di correre dalle persone a noi care ed abbracciarle a lungo...sarà sicuramente la prima cosa che faremo tutti non appena questo incubo finirà...sì perché finirà! Finirà questa bufera che ci ha colpiti come una tempesta di neve che sbatte le nostre vite e gela i nostri luoghi pietrificandoli, intristendoli.Noi siamo italiani e saremo anche pasticcioni e caciaroni con tutte le nostre incertezze, la disorganizzazione, mascherina sì mascherina no, guanti sì guanti no, apriamo, chiudiamo, oggi questo domani quello, con un governo traballante che sforna decreti come fossero panini, con l'Europa che ci succhia solo il sangue e se ne frega, con altri Stati che ci sbeffeggiano, ma noi siamo italiani e siamo talmente orgogliosi che non ci facciamo piegare da niente e combattiamo la paura anche cantando dai balconi perché noi siamo fatti così...ci odiamo, ci stiamo antipatici ma in un attimo ritroviamo il nostro senso di Patria e sappiamo sorridere tutti insieme anche nelle disgrazie e lo facciamo soprattutto per i nostri bambini e per i nostri vecchi, per la nostra bandiera...Quindi ora ci vuole solo pazienza...ora dobbiamo rimodulare ancora per qualche tempo le nostre vite. Dobbiamo abbandonare la cattiva abitudine di riempire ogni singolo intervallo di tempo che ci rimane tra un impegno e l'altro, correndo e affannandoci come un criceto nella sua ruota, per poi stupirci a fine corsa che la nostra vita è già scivolata via e non l'abbiamo nemmeno capita! Si sopravvive anche senza la corsetta per quindici giorni, si può tranquillamente fare a meno del bar o del ristorante...insomma per quindici giorni possiamo limitare la nostra vita sociale...Che poi per qualcuno non è nemmeno un peso
Adesso ci dobbiamo fermare...per un'emergenza sanitaria sì ma ci DOBBIAMO FERMARE nell'attesa che tutte le persone che sono in prima linea per la nostra salvaguardia, possano fare meglio il loro lavoro e permettere a chi è stato sfortunato, di poter guarire. E attendendo nelle nostre case, troveremo le nostre radici, il senso della nostra vita, del nostro tempo anche se ci può sembrare eterno. Siamo distanti ma mai come oggi uniti di fronte ad uno schifosissimo virus che non guarda in faccia a nessuno...E, soprattutto, adesso non è più importante sapere chi ce l'ha portato o da quale mente malata può aver avuto origine...ora quello che conta è vincerlo e cercare di non contagiarsi...oggi noi possiamo fare solo questo!Domani, a mezzogiorno, tutte le chiese della mia diocesi suoneranno le campane...tutte insieme...credo che sarà bellissimo ed emozionante...un segno di speranza...un accorato appello alla magnanimità di nostro Signore...un canto verso il cielo che speriamo non rimanga inascoltato.SIATE RESPONSABILI MI RACCOMANDO...STATE A CASAAAAAAAAAAAAVI ABBRACCIO FORTE