CertePiccoleVoci

Comunque sia è Pasqua...


Una Pasqua strana quella che vivremo domani...qualcosa di mai visto e provato sicuramente. Una Pasqua che, senza dubbio, ricorderemo a lungo perché stiamo vivendo qualcosa che ci cambierà per sempre. Domani sui tavoli non mancheranno le solite cose della tradizione, ma per qualcuno invece, attorno ai tavoli mancheranno le persone con cui sono abituate a condividere momenti di festa. Ma mancheranno soprattutto quelli che ci hanno lasciati... Persone care a cui volevamo bene...Sì, perché un po' ovunque, con la sola differenza dei numeri, la situazione che stiamo vivendo è molto simile. Questo maledetto coronavirus sta portando via tutto un mondo...un mondo che apparteneva non solo a noi ma principalmente a quelle persone che hanno costruito e ricostruito questo Paese cambiandolo in meglio e portandolo a diventare la Nazione che eravamo fino a qualche anno fa...il luogo più bello del mondo, la Nazione più orgogliosa e generosa del mondo.  Se ne stanno andando proprio loro, quelli con le mani che sapevano fare e forse è bene che non vedano sbriciolarsi sotto le mani di sciacalli stranieri questo nostro Paese... Se ne vanno bare in fila indiana con dentro tutto il meglio di noi e con loro perdiamo tutta la storia del nostro novecento, tutti i sogni e l'operosità del dopoguerra, tutti quelli che hanno contribuito con fatica e sacrifici a quel  boom economico che ci ha resi un po' più uguali...Se ne va la generazione che ha girato con la lambretta e che scriveva a macchina con la mitica lettera 32. Questo nemico invisibile ci sta portando via  quelli che andarono incontro al lavoro solo con una piccola valigia, lasciando i luoghi natii per rinascere in   città italiane o straniere,  quelli della seicento, quelli con le radioline e con il mangiadischi che suonava le canzoni che hanno fatto la storia della musica, quelle madri e mogli che sognavano con il Grand Hotel ed i fotoromanzi in mano, quelli delle tv in bianco e nero ed i figli alle giostre la domenica mentre reggono in mano un palloncino o uno stecco di zucchero filato. Ci stanno lasciando quelli che ora, con i capelli quasi tutti bianchi, desideravano soltanto godersi in pace nipoti e pronipoti. Ho parecchi amici che lavorano in Ospedale, in prima linea con turni infiniti nel reparto covid ed i loro racconti mi creano uno stato d'animo tristissimo...parole che mi toccano il profondo quando gli sento dire che questi sfortunati amici stanno morendo da soli e molto spaventati con la sensazione di abbandono dei loro cari a cui chiaramente è vietato poterli anche solo vedere da un vetro. E quindi loro se ne vanno senza disturbare, proprio come hanno vissuto...Se ne vanno senza un addio ai loro cari...da soli... così come erano soli quando sono saliti  d'urgenza su un'ambulanza con lo sconcerto e la paura nel volto sofferente...Se ne vanno senza dire nulla...mentre tutti corrono, loro se ne vanno portandosi via un mondo di saggezza, consapevolezza, calma e libertà e subentra il silenzio...Quel silenzio che si sta impadronendo dei nostri luoghi che ormai puzzano terribilmente di alcol e amuchina. Andrà tutto bene! Uno slogan a cui ci stiamo aggrappando perché la paura ci fa credere in queste parole...un mantra che sembra essere diventato la nostra unica ancora di salvezza. Abbiamo paura è vero; abbiamo paura perché ci siamo resi conto che questa bestia  non fa distinzioni e tocca tutti in un modo o nell'altro. Questa bestia ha fermato il mondo e credo tutto questo abbia il suo senso...forse davvero nulla viene per nuocere e forse era giunto il momento di fermare il mondo sul serio...per riflettere...pensare cosa cavolo abbiamo combinato a questa terra che sembra averci dichiarato guerra anche attraverso una infinitesimale particella di sputo.Ma sono anche certa che noi vinceremo...sarà ancora molto lunga anzi lunghissima ma vinceremo...ne usciremo sì e sicuramente con le pezze al culo ma non importa...ne usciremo! Ma vinceremo solo quando saremo in grado di dimostrare al virus che, pur se lontani e separati nel chiuso delle nostre case, siamo più vicini e uniti di quanto possa sembrare.Auguro a tutti Voi una Pasqua che possa essere davvero senso di resurrezione per i nostri stati d'animo...State a casa...usate il cervello e domani e dopodomani e poi ancora nei giorni a venire non scatenatevi solo perché ci si sente agli arresti domiciliari...pensiamo che in Ospedale è molto peggio.Buona Pasqua di cuore a tutti!
P.S. Questi esserini vi prego non mangiateli...abbiamo già avuto abbastanza agnelli sacrificali non credete?