Una vita Imperiale

anche a Palermo "nevica" senza neve.


Ieri sera uscita della Compagnia dell'Anello Imperiale.Io la Socia e il Dottorone, sprezzanti del freddo, insolito per noi "Africani", e della stanchezza abbiamo (leggasi ho) deciso di fare visita ad un'amica reduce da un piccolo incidente stradale.Appuntamento al solito pub. Appena arrivato ho fatto il solito tour ispettivo e ho potuto constatare che l'ambiente era "interessantemente" frequentato, come al solito del resto, tuttavia sempre per mantenere vive le tradizioni, i frammenti di discussioni captati dai radar imperiali hanno provocato quel famoso scoramento morale che spesso viene tradotto con un laconico : mi stanno cadendo le braccia a terra !!Indubbiamente abbinare una bella presenza ad una interessante cionversazione, sia per LUI che per LEI,  non è privilegio di molti, ma la Compagnia non si lascia scoraggiare facilmente, quindi dopo aver "ucciso" un paio di persone con alcune delle nostre freddure ormai mitologiche, abbiamo deciso di lasciare la folla alle proprie pazzie e ci siamo incamminati verso Monreale, un paese sulle montagne vicino Palermo, non prima però di avere preso un ottimo caffè e aver nutrito la Socia con un pezzo di rosticceria che avrebbe mandato all'ospedale il famoso Poldo di Braccio Ferro (speck, salame piccante e mozzarella!).Giunti a Monreale con la Bat-Ibiza che mastica tra i denti qualche imprecazione contro il freddo (circa 5 ° !
!) abbiamo avuto una gradita sorpresa. Un piccolo cane spuntato dal nulla ci ha "accompagnato" fino al parcheggio e appena fermati si è catapultato dentro la macchina saltando quasi in braccio alla socia che lo ha immediatamente
ricoperto di coccole. Il cucciolo non se l'è fatto certo ripetere due volte e ci ha seguiti fino alla (NON E' LUI IN FOTO !) villetta della nostra amica e con talento da consumato attore si è arruffianato la simpatia di tutti i presenti, procurandosi vitto e alloggio, almeno per la notte. Infatti il cane è troppo curato, pulito ed abituato a stare con gli uomini per essere un randagio ( naturalmente il collare è una prova inconfutabile, ma preferisco dedurre tutto da circostanze più vaghe per darmi un tono professionale !).Dopo un pò, considerato che il freddo, la situazione (giocate a carte tra amici) e la voglia di bere ci  avevano  serrato  la  mente, abbiamo deciso di dirigersi nel nostro  piccolo "Grande Fratello" preferito : La Cuba. 
Non credo  che esista posto più divertente e stimolante per delle menti perfide e impertinenti come quella mia e della Socia.  Non sto a raccontare cosa abbiamo visto e commentato perchè  saturerei  i server di Digiland, però una cosa la devo purtroppo confermare: abbiamo perso ogni tipo di decenza e di decoro. Non voglio parlare dell'abbigliamento più adatto ad un locale di strip che ad un pub, perchè questo è l'unico aspetto positivo per quanto mi riguarda, ma dell'atteggiamento generale dei giovani che ormai hanno deciso di essere padroni incontrastati del mondo che li circonda, comportandosi con un modo arrogante e presuntuoso con tutti; una fra tutte, il fatto di assumere serenamente "sostanze" in mezzo alla gente, sia ragazzi che ragazze, tanto per testimoniare una superiorità od una indipendeza ancora a me oscura.
Forse quando cominceranno a tirare piste di coca sui tavoli per strada qualcuno deciderà di mettere un freno, magari prima che il James Deen di turno strafatto non metta sotto qualche famigliola con la sua SLK fiammante.Personalmente proporrei una overdose di calci in culo, ma poi diventeri io il "cattivo" o lo "squadrista oppressore" quindi confido (ah ah) nelle istituzioni...e che Dio ce la mandi buona.Ave.