Dago

IL GIORNO PERFETTO!


Giornate come il 1 giugno 2008 non capitano spesso: vale la pena lasciarne l'indelebile ricordo fra queste pagine.La giornata inizia presto, molto presto. Sono le 5 del mattino quando do il buongiorno all'amico Filippo che mi ha ospitato in quel di Bologna: i tortellini e il cotechino mangiati in una sagra Emiliana la sera prima hanno avuto il tempo di esser smaltiti durante la notte. Le prime luci dell'alba filtrano dalle persiane.
5 e mezzo. Filippo, Riccardo e io siamo pronti per partire, le moto rombano, i caschi sono allacciati, i piloti ben svegli: si parte. Un paio di minuti e siamo dal giovane del gruppo, Roberto, che viene caricato da Filippo fra le raccomandazioni della mamma.E' ora di partire veramente: primi chilometri di rettilinei e curve a gomito di pianura, ma dopo pochi minuti si imboccano Le Strade: l'Appennino è li davanti pronto ad esser gustato. La Raticosa ci aspetta: il ritmo scandito da Filippo è ottimo, allegro ma non troppo, come giusto che sia. Nessuno in strada oltre a noi, curve dopo curve, asfalto perfetto: che volere di più? Finisce la Raticosa e subito inizia la Futa. Altre curve spettacolari, altri chilometri divorati dalle moto e dai centauri. E siamo nella conca del Mugello. La meta è vicina: code di auto vengono allegramente superate dalle due ruote. Siamo i padroni di casa oggi: mentre le auto vengono parcheggiate a chilometri di distanza, noi ci avviciniamo sempre di più al circuito. Arriviamo ai cancelli; distribuisco i biglietti che Filippo ha avuto in omaggio ed entriamo, noi e le nostre moto al seguito. Folla folla folla: pochi metri e parcheggiamo la moto nella strada che sovrasta la Casanova Savelli. Arriviamo sulla collina del tifo: non sono ancora le 8 ma c'è già gente ovunque.
Dopo un po' di trekking sulla collina fra la gente arriviamo in un bel posto, panoramica su buona parte della pista e schermo gigante proprio davanti: il meglio che potessimo chiedere! Un breve streap tease in mezzo alla folla e da centauro con giubbino pantaloni e stivali mi ritrovo in versione lungomare di Rimini con pantaloncini e maglietta.Pochi minuti e comincian le prove del mattino: prima le zanzarine da 125 cc (e 240 all'ora!!!) poi le sempre affascinanti 250 e per finire il rombo delle regine della MotoGp.Un'oretta di pausa e si comincia a far sul serio: semaforo verde! La 125 è spettacolare come non mai, 12 piloti ad ogni curva si dan battaglia: il mio tifo è per Simone Corsi che non riesce a scollarsi dalle posizioni di centrogruppo. Peccato mi dico, oggi non è giornata. Ma al penultimo giro un numero da circo: Corsi da quinto passa al primo posto in una sola curva. Tifo da stadio per l'ultimo giro, rettilineo preso in testa con due moto che lo affiancano: sulla linea del traguardo solo pochi centimetri di vantaggio che bastano a far partire il boato! E una!
Un quarto d'ora e parte la due e mezzo. Indosso la maglietta del fan club Pasini avuta in regalo a Misano (e battezzata con grande vittoria), ma oggi non è giornata per lui! La gara però vede un grande Simoncelli avanti a tutti con una moto un po' lentina. Fino a che, a pochi giri dal termini il silenzio cala per un attimo: contatto in rettilineo! vedo Barberà davanti ai miei occhi volare in aria a più di 200 all'ora e sparire dietro la palazzina box. Volto subito lo sguardo al tabellone. Lo spagnolo rotola a terra per metri e metri ma per miracolo si alza senza conseguenza. Ora si può far festa! La seconda vittoria è ad un passo. Passerella per Simoncelli fra gli applausi ed l'Inno di Mameli suona di nuovo a Scarperia!
Manca poco alle due: il rombo delle MotoGP si fa sentire anche da lontano. Giro di schieramento, e applausi per tutti (a parte qualche pirla da stadio di calcio che fischia qualcuno). Valentino passa per ultimo, un po' dopo gli altri; è la primadonna, giusto che si faccia attendere. Fumogeni e boati lo accolgono: il re del Mugello partirà davanti a tutti. Inizia la gara: davanti al serpentone c'è Pedrosa, ma in cuor mio so che durerà poco. Un giro e passa davanti Stoner. Ducati è ancora li fra le grandi dopo un avvio difficile: due giri solo ed arriva il dottore. Davanti a noi ci fa un gran regalo: Casanova al limite ed entrata alla Savelli. Valentino passa davanti a tutti fra urla, fumogeni e botti. Da quella posizione non lo toglierà più nessuno. E' il tripudio: la gente si butta in pista per festeggiare i propri beniamini, costretti al motocross per rientrare di corsa ai box.
Siamo al termine. L'uscita dal circuito è un inferno di pedoni, moto, camper. Stanchezza e impazienza sono mitigate dalla grande giornata appena vissuta. Dopo un ora di ingorgo siamo sulla Futa: il quarto gran premio può aver inizio! Sulle curve dell'Appennino fino a Bologna è tutto un serpentone di motociclisti che saluta una giornata a dir poco memorabile. Si salutano gli amici e dopo aver attraversato la pianura sono a casa: stanco ma veramente felice per aver vissuto una giornata fantastica.