Cherry's jam

Post N.29


                                   Il viaggio       Eravamo il viaggiod'andata e ritorno, noizanzare a festa sopra la scorza di mondoplanava col volo e nel succo d'anguria l'incontrole valigie si scontravano con altre valigienegli alveari d'attesanegli hotel rosa confettoal tempo dettato dai giri indolenti nel valzer lento di pale dal soffittoil tempo insolente di quando il resto del tempo non c'e'nei rombi di luce di ramblassui gradini sbrecciati da miliardi di passi40 gradi di mercurio in goccedi citta' bianca, di citta' senza ombra...     Voglio la fine nel mezzo, questo e' il mio tempo e lo ricordo come mi pare, in discesa e salita, posso far finire bene una storia...Storia di sempre,di mai... con una valigia fatta ed una sfatta, sfida di occhi che se la giocano sul pavimento climatizzato al titanio, le valigie oggi si sparano quattro stelle di latta.Si sorvola il bordo degli occhi per una fuga nell'ultima chiamata d' imbarco.Sovrastati dall'urlo argento cupo di un'ala, le bocche si mangiano e chiudono senza un suono, inzuppati d'addio rovesciato in faccia.Passaporti persi nelle reti tirate delle risate dei pescatoridoganieri con i baffi sopra i 'vaja con...'tasche piene di aquile da 1bottoni da riempire i cassetti numeri di telefono e biro su fotografietimbri rossi su ricordi fuori corso..Notti tra le case galleggianti sul fiumedi canna da zucchero che danza  nelle lanternesucchiata nelle onde dei bicchieri rasi la musica e' un ritmo che sale da sotto i marciapiedie' fuochi di migliaia di occhi pazzi di falene... ma qua mi confondo con Cuba...le albe mi prendono sempre a sorpresa con un' isola di carta in tasca...Quei mezzogiorno immersi nel cristallonel segreto dell'alga e di conchigliavestiti di sabbia e aloe verae vento che soffiava dalla parte giusta... lo vibrava il gong del sole all'ambra...                   (e si puo' finire qui)