Cherry's jam

Post N.39


        Di percorsi e di altri accenti Un masso orbitadi inesorabile bianco e mi insegue con denti di ghiaccio                 dal 1990, primavera...Le statue del corso sanno...        l'eco di quel nome        venato di sussurri alabastro nel guscio degli sguardi segna la via                   Corro passi di nastro rosso                -tracciato-             il fiume serpente              che riconduce a me     in bagliore di spire a chiocciola   molli e pesanti di salita concentrica                   Corro lungo il margine di una strada che vale l'altrafino in fondo alla svolta ...di qua o di la'...          sinuosa curva ellittica                -vortice-    in cui entrare Ho con me il lasciapassare        i miei fogli che scivolano dalle dita uno ad unosfuggono lettere sfaldate              da righe senza argine a caduta libera di suoni liquidiricomposti nei gradini arroccati su una scalagualciti come bandiere senza ventonel peso acuto dello spazio                  -vuoto-Nel silenzio e' sussulto                         colpo                     onda armonica          fibra a intreccio    tessuto in perfezione di muscolo                cardiaco   anatomia    motrice   trascinante  corrente tonica vita circuito ritmico             ...e' dunque questo           Trionfo Azzurrodi visione lucida        e l'orizzonte trema...arpionato dall'accento della                            gènialitèalla battaglia navale del cielo...dal fondo di quei marila marcia eterna delle aragoste         congiunge i continenti.         (a Stephane Mallarme')