Chez moi

Serataccia terribile...


Non ve la voglio neppure raccontare. Vorrei addormentarmi stanotte e non svegliarmi più. Sono stanca. Non ce la faccio più. Non riesco ad uscire da questa situazione, anzi, forse non ne voglio venire fuori. Sono triste. Stasera l'ho visto. Avrei voglia di avere qualcuno qui con me, un'amica, che mi tenesse fra le sue braccia e mi consolasse. Che vegliasse su di me, quasi fossi ancora una bambina. Alle volte ho la netta sensazione di non sapere badare a me stessa. Vorrei che ancora avessi l'età in cui i "grandi" facevano tutto per noi, decidevano cosa era giusto fare, e noi lo facevamo, e non c'erano dubbi, incertezze. Se l'adulto diceva: Fai così. Non sorgeva il dubbio del : Come farò? Ce la farò? Non c'erano pensieri, solo la vita, bella, organizzata, la scuola, il diario, gli amici...la vita dei bambini. Ci ripenso spesso con tanta nostalgia! Ed ora invece...Il peso di tutto è sulle mie spalle. Quante volte dico a mamma di questa storia che mi fa star male (non sa chiaramente che lui è impegnato e non sa chi sia) e lei mi dice: Che ti devo dire? Tu devi decidere! Hai deciso di farti male...e fallo. Che vuoi che ti dica io? E così tutti gli altri. Chiaramente nessuno può né potrà più decidere della mia vita.Sono sola con me stessa ed è tutto su di me. Ricordo che all'inizio, quando stavo male per lui, dormivo alle volte la notte con lei. Mi sembrava che se mi abbracciava una parte della mia sofferenza se la prendeva lei e a me restava ancora la possibilità di condividerla con qualcuno...Ma da quando mamma è diventata così critica nei miei confronti dicendomi che sono stupida a comportarmi così, che sbaglio, che mi rovino la vita...Mi sento abbandonata anche da lei. Nessuno mi capisce, tutti mi danno sempre consigli: Bisogna fare così, bisogna fare colà. Nessuno capisce che so cosa dovrei fare, ma non voglio perché se io smettessi di amarlo e lo dimenticassi la mia vita sarebbe vuota, perché voglio amare (ed essere riamata) dal suo viso, dal suo corpo e non da quello di un altro. Non voglio altri. Vorrei cessare di esistere, morire, per non ripercorrere più questi pensieri. Credetemi.