Acrobazie del cuore

Fukoshima: un nome che divide


Eppure l’esperienza, quella che in passato abbiamo chiamato sbaglio, e che nel presente chiamiamo storia, dovrebbe in realtà esserci stata maestra di una lezione importante … ma evidentemente stentiamo a metterla a fuoco se ancora oggi ci ostiniamo ad inciampare negli stessi abbagli.Quanti schiaffi dobbiamo ancora ricevere dalla Vita prima di capire che la strada del nucleare non ci condurrà da nessuna parte se non all’autodistruzione? Quante persone dovranno ancora scendere materialmente dentro al nocciolo di una questione esplosiva, sciogliendosi fisicamente, per cercare di snodare il bandolo di una matassa di proporzioni atomiche?Quanti bambini dovranno ammalarsi di un male ricevuto in eredità da chi dice di agire in nome del loro benessere?Prima Hiroshima e Nagasaki, poi Chernobyl ed ora Fukoshima: cambia la location, contesti differenti, ma il nucleo della disputa resta invariato: nucleare sì o no?Chi ce l’ha non vuole rinunciarci e chi non ce l’ha vorrebbe attrezzarsi per non restare indietro…La consapevolezza di chi ci governa è paragonabile a quella di un bambino capriccioso il quale, pur di non sentirsi escluso dal gruppo, fa di tutto per ottenere quanto possiede l’amichetto “viziato”, ed accecato dal risultato immediato, reputa ipocritamente più vantaggioso pagare con il sangue qualcosa che a ben vedere, alla fin fine non gli serve nemmeno.Immaginate per un attimo di vivere in un paesino di poche anime, dove tutti si conoscono e dove i bambini si intrattengono fraternamente insieme dal mattino alla sera, alternando i loro giochi prima nel giardino dell’uno per poi divertirsi in quello dell’altro. Bene, un bel giorno al “figlio del vostro vicino” regalano una pistola … che fate?Ne comprate una pure a vostro figlio per non farlo sentire un emarginato o gli spiegate che esistono sistemi alternativi nettamente più costruttivi, che non prevedono necessariamente di dover MORIRE per essere competitivi?Vi sbagliate se pensate che il paragone possa essere esagerato: come definireste l’armeggiare con qualcosa di potenzialmente pericoloso e che fondamentalmente voi “adulti” per primi non sapete gestire, se non armare un incosciente/innocente di una responsabilità che non gli appartiene?Disponiamo di una risorsa energetica naturale meravigliosa che è il SOLE, (per non parlare dell’acqua e del vento), impariamo DALLA Natura invece di andarci CONTRO e piuttosto che cercare di generare energia dalla fusione fredda, proviamo a diventare noi stessi, agendo con solerzia a FAVORE della Vita, dei generatori di calore.