Creato da seiononavessime il 05/03/2015
 

La vita che vorrei

Sogno una realtà diversa tra un colloquio di lavoro e l'altro!!!

 

 

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Se ad un colloquio ti domandano: Conosci qualcuno che lavora qui da noi? Meglio rispondere "NO"

Post n°6 pubblicato il 11 Marzo 2015 da seiononavessime
 

 

Kardià esita un po' prima di inviare il curriculum all'Azienda C.  Anzi direi che ha esitato quasi cinque mesi. Sua cognata glielo aveva consigliato visto che aveva lavorato lì per due anni e si era trovata bene sia con gli orari che con i pagamenti. Kardià si convinse ad inviare il curriculum e l'Azienda C la contattò dopo qualche giorno.

Salve signora Kardià la chiamo dall'Azienda C. La chiamo perché abbiamo ricevuto il suo curriculum e volevo farle alcune domande:

1.      Sa di cosa ci occupiamo?

2.      Sa come si fa un recupero crediti?

3.      Secondo lei è giusto pagare le tasse?

4.      E se le persone non le pagano cosa dovremmo fare noi di recupero crediti?

La presentazione telefonica dell'Azienda C sembra essere alquanto chiara. La persona al telefono sa cosa cerca ed è pronta a terminare la conversazione se le risposte non saranno soddisfacenti.

Cosa hai fatto dinnanzi a così tante domande?

Ho risposto con sincerità. Ho pensato alla mia difficoltà ad arrivare a fine mese. Se ci sono persone che non pagano le bollette ci saranno dei problemi. Ho quindi detto che secondo me l'Azienda C avrebbe dovuto offrire delle soluzioni.

Ed ha funzionato?

            Si. La ragazza si mostrò soddisfatta e mi fissò un colloquio per il giorno dopo.

Kardià si presenta al colloquio. Si sente ottimista. Aspetta impaziente che la chiamino. Accanto a lei un altro ragazzo è lì per lo stesso motivo. Iniziano a chiacchierare e si raccontano le proprie perplessità.

In realtà - racconta Kardià- sembrava piuttosto preparato. Aveva avuto altre esperienze nei call center. Lo shock si presentò quando ci chiesero di entrare entrambi nella sede di colloquio.

Si presentarono entrambi raccontando le proprie esperienze e le proprie aspettative. La ragazza, una giovane di 24 anni, si mostrava sorridente fino ad un attimo prima che fece una domanda che determinò l'esito finale del colloquio.

Conoscete qualcuno che lavora qui? Ci domando sorridendo. Entrambi avevamo delle conoscenze. Io risposi "mia cognata lavorava qui". E chi è tua cognata? **_**.  Credetemi se vi dico che era meglio non rispondere.

Perché?

            Perché lei mi disse con fare seccato Spero che **_** ti abbia detto che l'abbiamo sfamata per due anni.

E tu cosa le hai detto?

            Mi ha parlato bene della vostra azienda. Mi ha detto che siete affidabili.

Com'è proseguito il colloquio?

La ragazza aveva cambiato umore. Trattava il ragazzo con simpatia e me con sdegno. Ci mise alla prova. Ci propose alcuni casi reali e ci chiese come ci saremmo comportati. In poche parole ci fece fare due simulazioni di telefonate per il recupero credito. Credo fosse un colloquio fatto veramente bene.

Però?

Però aveva già deciso per il mio destino. Le domande le faceva prima a me perché non avevo esperienza nel settore. Le mie congetture erano logiche ma non precise. Ci arrivavo con l'intuito, ma quando io stavo per arrivare alla risposta ecco che lei sorridendomi mi diceva Lascia stare. Dimmelo tu.

Kardià era fuori a causa di sua cognata. Ma qual era stato il vero motivo che fece perdere a Kardià questa grande opportunità? Pare che dopo il colloquio Kardià dovette aspettare che qualcuno andasse a prenderla. Intanto andò a bere qualcosa di caldo al bar. Rimase lì mezzora nell'unico posto che aveva trovato libero. Poi vide entrare la ragazza con  un collega. Era proprio la ragazza che le aveva fatto il colloquio. Si sedette ad un tavolo vicino con le spalle voltate a Kardià e diceva:

Oggi ho fatto un colloquio ad una tipa. Sembrava una brava ragazza.. una tipa  a posto. Poi mi ha detto una cosa che non avrei mai dovuto udire: sua cognata è **_**. Si caro proprio quella che stava per fregarmi il posto. Questa tipa non farà mai parte del nostro team.

Kardià raccontaci qualcosa in più? Cosa ti ha detto tua cognata?

Mia cognata ricevette dal capo la proposta di sostituire il suo braccio destro, ossia la ragazza, perché questa gli creava molti problemi a causa del suo carattere. Ma mia cognata non se la sentiva di farle un torto visto che era stata la sua guida. Quindi cercò qualcos'altro e  lasciò il lavoro perché aveva trovato un'occupazione che a lei piaceva di più.

Kardià era ad un passo dal contratto che l'avrebbe resa indipendente. La sua esperienza ci insegna che è sempre bene evitare di parlare di conoscenze all'interno di un colloquio di lavoro.  Bisogna attenersi strettamente alle strategie che ci permetteranno di perseguire i nostri obiettivi.

 

 

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Commenti al Post:
no_sky_zone
no_sky_zone il 11/03/15 alle 14:34 via WEB
... e chi sa quali sono le strategie giuste?
 
 
seiononavessime
seiononavessime il 11/03/15 alle 14:59 via WEB
è difficile trovare una strategia giusta no_sky_zone quando ad essere valutate non sono le competenze ne le capacità.. ma il carattere troppo riservato o troppo estroverso.. le conoscenze giuste o sbagliate.. il sentirsi inadeguato piuttosto che l'eccellenza.
 
Master_Shoshanna
Master_Shoshanna il 11/03/15 alle 15:49 via WEB
Le persone non si conoscono attraverso un curriculum, secondo quel che posseggono... una casa, una laurea, un lavoro rispettabile, un amore... ma dalla Forza che hanno dentro. La Sostanza li distingue dalla mediocrità. Basta guardarle negli occhi. L' uomo ignorante ragione al contrario: pensa di essere possedendo. Ma una volta che perde tutto non può più ovviare alla sua nullità. Rimane soltanto la Verità. Buon pomeriggio signorina...
 
 
seiononavessime
seiononavessime il 12/03/15 alle 11:47 via WEB
Buongiorno Master_Shoshanna come scrivevo su se un curriculum vitae è privo di esperienze lavorative bisogna riempirlo.. per riempirlo qualcuno deve darci fiducia. E' assurdo che per avere la fiducia di un'azienda bisogna essere raccomandati. E' assurdo che il proprio giro di amicizie possa essere un limite o un'apertura al mondo del lavoro. La nostra costituzione sancisce il diritto al lavoro per la dignità di ogni individuo. Ma questo diritto è stato violentato non solo dai grandi ma anche da molti cittadini. Sicuramente il cv non racconta la nostra storia. Non racconta i nostri alti e bassi. Ma da comunque un forte segnale negativo: ho 30 anni e non so cosa significa lavorare e portare soldi a casa al fine ultimo di sopravvivere (questo non significa che non si fa niente dalla mattina alla sera). Perché qui si sopravvive.. e chi abita in campagna è fortunato perché se ci sa fare, auto-produce e consuma i suoi prodotti per sfamare se e la sua famiglia. E' la nostra arte dell'arrangiarci, tipica soprattutto della gente del sud che non ha mai smesso di condurre uno stile di vita "remoto". Ti auguro una buona giornata :)
 
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