La grande JUVE!!!

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Juve, quota libica in bilicoGheddafi ha il 7,5 del capitale A parlare di questo possibile scenario per il club bianconero travolto dallo scandalo del calcio sporco è la testata "Finanza e Mercati": la finanziaria che fa riferimento a Gheddafi, ovvero quella Lafico già azionista della Juve, potrebbe mollare il colpo nel caso si concretizzasse effetivamente l'ipotesi della retrocessione forzata del team in serie B. Per la Vecchia Signora sarebbe davvero un guaio. Mentre il titolo juventino continua a crollare sul listino azionario milanese travolto dalla impressionante e incessante ondata di vendite che è partita a seguito della brutta storia delle intercettazioni telefoniche di Luciano Moggi, si comincia dunque a parlare della questione della partecipazione libica nel capitale sociale della squadra. La eventuale retrocessione in B comporterebbe ingenti perdite per la Vecchia Signora sul fronte dei diritti televisivi e dei contratti di sponsorizzazione (il professor Uckmar ha detto che si tratterebbe di un vero e proprio disastro economico). E metterebbe a rischio la stessa presenza dei libici, che oltre che a risultare azionisti sono pure sponsor tramite il marchio petrolifero Tamoil. Proprio il contratto di advertising con la Tamoil vale ancora 240 milioni di euro per i prossimi nove anni. Un mucchio di soldi. Il giornale "Finanza e Mercati" scrive: "E' ipotizzabile dunque che una rottura dell'accordo possa arrivare soltanto contestualmente ad un disimpegno dei libici, che già nel luglio scorso - per bocca di Saadi Gheddafi - avevano messo in dubbio la sponsorizzazione per presunte opposizioni di ambienti tradizionalisti all'interno del governo. Come reagirà Tripoli allo scandalo intercettazioni? Difficile prevederlo anche perchè ieri Lafico non ha voluto fornire commenti".