La grande JUVE!!!
Forza JuveJuve, tra i tifosi c'è chi "ringrazia"
Nonostante la bufera intercettazioni che ha travolto la Juve, a Bari sono decine gli striscioni esposti dai tifosi bianconeri in difesa dei dirigenti. Da "Il fine giustifica i mezzi, grazie Triade" a "12 anni di successi non si dimenticano. Onore e gloria alla Triade. Ancora e sempre con noi". E, ancora, "91 punti, impossibile Inter-cettarci", "Uniti nel duro futuro". A Caselle, però, la Triade è stata contestata.
Il popolo bianconero si stringe intorno alla Signora, finita nell'occhio del ciclone come mai prima nella sua storia in seguito allo scandalo intercettazioni. Chi, a Bari, si aspettava contestazioni è rimasto deluso. Molte delle decine di striscioni esposti sulle balconate del San Nicola hanno come tema la difesa dell'orgoglio e del prestigio della società torinese. All'ingresso della squadra in campo per il riscaldamento, la curva gremita di tifosi bianconeri ha srotolato un enorme striscione con la scritta "12 anni di successi non si dimenticano! Onore e gloria alla triade. Ancora e sempre con noi'".
Tra i più significativi sulle tribune, "109 anni di storia meritano solo vera gloria. Ridate la Juve ai suoi tifosi"; "Bobby + Alex Del Piero, ultime bandiere del calcio vero"; "Nessuno distruggera' la nostra dignita', oggi ancor piu' di ieri fieri di essere bianconeri"; "Il fine giustifica i mezzi, grazie Triade"; "Orgoglio ferito, fede immutata. Grazie Capitano"; "Uniti nel duro futuro". E ancora: "91 punti: impossibile Inter-cettarci"; "Se ci tolgono il vecchio, ne abbiamo uno gia' nuovo", riferito allo scudetto di questa stagione. Al termine del primo tempo, poi, in curva sud, settore che ospita i gruppi organizzati più accessi del tifo bianconero, è apparso un altro striscione, polemico nei confronti degli accusatori della Juventus: "La castita' e' un colore dell'anima che non vi appartiene. Vergognatevi".
Se a Bari la maggior parte dei tifosi bianconeri ha difeso la dirigenza bianconera, non è stato così all'arrivo all'aeroporto di Caselle. La Triade è stata accolta con fischi e urla. Un centinaio di tifosi se l'è presa soprattutto con Moggi ed ha inneggiato al ritorno in bianconero di Boniperti e Platini. Inequivocabili gli slogan gridati. "Liberate Provenzano, arrestate big Luciano", "Vergognatevi, vergognatevi", "Noi la Triade non la vogliamo" e "Giraudo pezzo di ...".
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Calciopoli, Mancini ancora all'attacco
"E' difficile fare un bilancio perche' si parla di campionati truccati. Non e' successo niente". Queste le dure, sibilline parole dell'allenatore dell'Inter Roberto Mancini al termine dell'ultima partita della stagione. "Come si fa a fare un bilancio? La nostra squadra comunque e' arrivata terza facendo 76 punti, un po' piu' dello scorso anno, visto che nelle ultime partite abbiamo mollato per tanti motivi".
"Sono esterrefatto, non pensavo potesse esserci una cosa cosi', un'organizzazione dall' alto che controllava tutto, non credo che sia mai successo in altre parti del mondo". Il "Mancio" manda in soffitta ogni considerazione su Cagliari-Inter e il campionato nerazzurro e commenta con toni duri gli eventi che sta facendo crollare il castello di carte chiamato calcio italiano. E nel mirino, stavolta, il tecnico mette la stampa. "E' una cosa brutta per tutti, non solo per me - ha dichiarato Mancini - ci sono molti giornalisti coinvolti. In tanti sapevano, nell' organizzazione erano in tanti, e adesso mi spiego anche gli attacchi di certi giornalisti alla Domenica Sportiva, critiche mirate. Questa gente si deve vergognare, guardarsi allo specchio. E' una cosa cosi' grave che forse neanche noi ce ne rendiamo conto".
Sullo scudetto alla Juventus e i festeggiamenti, l'allenatore dell' Inter ha dichiarato: "E' giusto che i giocatori festeggino, ma non e' che questa settimana non sia successo niente... anch'io ero tifoso della Juventus, da bambino e sino ai 15 anni, ma era una Juventus diversa".
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A rischio Lazio, Milan e Fiorentina
Le due squadre che rischiano maggiormente nello scandalo delle intercettazioni sono Juventus e Lazio. Dalle ultime novità di venerdì, è difficile che i bianconeri riescano ad evitare la retrocessione in serie B, con la revoca dello scudetto dell'anno scorso e (se lo conquisterà) quello di quest'anno. Situazione simile per i biancocelesti. Potrebbero cavarsela con una penalizzazione Milan e Fiorentina.
La classifica del campionato che terminerà domenica sarà pesantemente cambiata dalla giustizia sportiva, quando verranno emessi i verdetti sullo scandalo che sta investendo il mondo del calcio. La società più a rischio è, ovviamente, la Juventus. Il club di Torino potrebbe essere retrocessa in serie B (qualcuno parla addirittura di C1) ed è molto difficile che riesca ad evitare questa sanzione.Illecito sportivo con responsabilità diretta e il problema scommesse, questi sono i reati a carico dei bianconeri. Ciò comporta la revoca dello scudetto conquistato nel 2004/05, il campionato sotto inchiesta, che non verrà assegnato a nessuna squadra e la retrocessione all'ultimo posto della stagione in corso, quindi con discesa in B con probabile penalizzazione da scontare nel campionato 2006/07. Un po' come è capitato al Genoa la scorsa estate.
Anche la posizione della Lazio è molto grave. Il coinvolgimento diretto (secondo le intercettazioni) del presidente Claudio Lotito nei giochi di potere rende la società punibile con le stesse sanzioni: retrocessione all'ultimo posto in classifica e penalizzazione di punti nella prossima stagione.
Situazione un po' più morbida per Milan e Fiorentina. I rossoneri possono evitare la responsabilità diretta, magari asserendo che era all'oscuro dell'operato di Meani, il dirigente indagato e cavarsela con una penalizzazione di punti nella classifica di quest'anno, in modo da essere escluso dalle coppe europee. Per quanto riguarda i viola, i legali possono puntare sulla vessazione. Se questa verrà dimostrata, allora anche i toscani potrebbero essere penalizzati, ma rimanere nella massima serie.
E la classifica? Se tutto verrà dimostrato, la giustizia sportiva potrebbe assegnare lo scudetto 2005/06 all'Inter con Roma, Chievo e Palermo in Champions League e la salvezza per almeno
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Niente pullman scoperto a Torino
La Juventus 'festeggia' il 29.mo scudetto della sua storia: i giocatori hanno salutato i tifosi presenti a Bari, dopo la gara vinta con la Reggina, con il classico giro di campo mettendo in mostra il trofeo dei campioni d'Italia. Ma a Torino e Milano la festa è sotto tono: la gioia dei supporter bianconeri stenta a
manifestarsi dopo lo scandalo delle intercettazioni che vede protagonisti i dirigenti Moggi e Giraudo.
A Torino, a un' ora dalla fine della partita, non c'era nessun tifoso davanti alla sede sociale, in corso Galileo Ferraris, presidiata solo da una volante della polizia. L' afflusso di gente nelle vie del centro è stato scarso e, soprattutto, poco euforico. In piazza San Carlo e in piazza Castello, tradizionali luoghi di ritrovo dei trionfi bianconeri, i tifosi si mescolano tra i numerosi torinesi presenti. Le auto che transitano a vele spiegate a colpi di clacson sono una minoranza. Niente a che vedere con l' euforia delle 400 mila persone che l' anno scorso si riversarono nel cuore della città per il 28/o scudetto. Pochi festeggiamenti anche a Milano: alcuni tifosi sono arrivati a piccoli gruppetti o da soli in quello che è sempre stato un punto di ritrovo tradizionale in occasione delle vittorie importanti ma, dopo aver visto che la festa non c'era, se ne sono andati. Nessun carosello per le vie della città, e soprattutto, nessun rivenditore di bandiere o maglie agli angoli delle strade, come capitava sempre all'ultima giornata di campionato.
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Inviato da: Topkapy1973
il 20/12/2007 alle 00:01
Inviato da: ringhio8_mf
il 20/08/2006 alle 22:21
Inviato da: bobolo75
il 23/05/2006 alle 10:56