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Gita nella valle Tourraine


"Ti andrebbe di partecipare ad una gita nella Valle Tourraine dal 11 al 18 agosto in rappresentanza della UILDM? Sareste una delegazione di cinque italiani ... affrettati a darmi una risposta, e' rimasto solo un posto". 
Quando ricevi un'offerta del genere dal direttore operativo UILDM in persona (Cira Solimene, una vulcanica e coinvolgente partenopea), la risposta non puo' che essere: obbedisco.Fu così che, due mesi dopo,mi ritrovai assieme ad una novella assistente, su di un aereo con direzione Parigi, e infine su un treno destinazione la città di Tours. Il viaggio si è rivelato lungo ed avventuroso, causa l' inesperienza della mia giovane accompagnatrice; mi sono trovata a prendere in mano la situazione, ciò è stato sfiancante ma mi ha anche permesso di saggiare la totale indipendenza.  
 Imprevisti a parte, una volta arrivata sono stata accolta dai rappresentanti dell' afm (equivalente francese della uildm), Patrick Bernuchon e Joceltne Amirault, due persone incredibili e deliziose, che mi hanno davvero sostenuta. Oltre ad altri tre ragazzi italiani con cui ho subito legato, ho avuto il privilegio di conoscere un gruppo di tedeschi e uno di spagnoli: assieme durante due workshop abbiamo analizzato le reciproche realtà nazionali evidenziando similitudini e diversità. 
 Ciò è stato davvero illuminante, poiché ho appreso che Francia e Germania sono molto progredite in merito all' handicap, mentre la vicina Spagna ha non poche pecche . Insomma noi italiani non possiamo lamentarci . 
Oltre a questi due momenti di confronto, ho trascorso sette giorni di escursioni visitando dapprima i castello di Chenonceau e Villandry, quest' ultimo dotato di un giardino che e' un tripudio di colori e profumi, in quanto ricco di fiori e frutti. 
 Degna di nota la gita in zattera nella ridente Savonniere : mai avrei creduto di attraversare il fiume su una zattera di legno stando comodamente sulla carrozzina elettrica! 
 Gradite sorprese sono state: l'esibizione tutta per noi del Gospel Choir e la cena tipica presso il più lussuoso ristorante della zona.Siamo stati condotti in un paradisiaco luogo immacolato, dotato di piscina e piante lussureggianti. Impettiti camerieri ci hanno servito un tipico menù francese composto da rare prelibatezze come fois grais e piccione caramellato, il tutto accompagnato da verdure fresche tagliate a Julienne e ottimo vino. 
Davvero una cena sui generis, molto gradita anche per merito di un giovane fotografo francese con cui ho conversato fitto fitto tutto il tempo. Un vero principe azzurro capace di far sentire una principessa anche una inadeguata Cenerentola come la sottoscritta!
Batticuori a parte, vero fulcro della settimana è stata la gita sul bateaux parigino: durante un rilassato pranzo in battello ho potuto godermi una panoramica di tutta Parigi accompagnata da suggestive musiche. Infine la visita al museo d'Orsay.Ciò che porterò sempre nel cuore, oltre ai luoghi da favola, sono le persone incontrate, i momenti di condivisione ma soprattutto la consapevolezza che per cavarsela da soli non serve solo autonomia fisica, serve anche quella mentale e ho scoperto che all'occorrenza ne ho da vendere! 
 Valentina Boscolo