"Paganini non ripete". Questo detto popolare ebbe origine all'inizio dell'Ottocento in un Teatro di Torino quando Carlo Felice di Savoia, dopo aver assistito a un concerto di Niccolò Paganini, fece pregare il maestro di ripetere un brano. Paganini, che amava improvvisare molto di quello che suonava (e alcune volte si lesionava persino i polpastrelli!) gli fece rispondere: «Paganini non ripete». Questo gesto non fu per nulla gradito, tanto che gli impedirono di finire il programma del concerto stesso e annullarono i successivi. Da allora il modo di dire «Paganini non ripete» viene usata per motivare il rifiuto di ripetere un gesto o una frase.
Paganini non ripete
"Paganini non ripete". Questo detto popolare ebbe origine all'inizio dell'Ottocento in un Teatro di Torino quando Carlo Felice di Savoia, dopo aver assistito a un concerto di Niccolò Paganini, fece pregare il maestro di ripetere un brano. Paganini, che amava improvvisare molto di quello che suonava (e alcune volte si lesionava persino i polpastrelli!) gli fece rispondere: «Paganini non ripete». Questo gesto non fu per nulla gradito, tanto che gli impedirono di finire il programma del concerto stesso e annullarono i successivi. Da allora il modo di dire «Paganini non ripete» viene usata per motivare il rifiuto di ripetere un gesto o una frase.