ChioggiaTv

Ma come parli?


“Non mi sento molto bene, mi sa che su drìo a sunare qualcossa.”  Oggi me ne sono uscita con questa piccola frase dialettale che, sebbene intercalata in un più ampio discorso in italiano corretto, non è passata inosservata. Per l’ennesima volta i colleghi extra-chioggiotti mi hanno guardato come se fossi un alieno appena sceso sulla terra e mi sono sentita totalmente incompresa, ma al tempo stesso ho realizzato di avere un grande potere: una lingua segreta, perlopiù incomprensibile ai forestieri. Che forza la lingua chioggiotta!  Potrebbe davvero essere usata per riti e formule magiche alla pari del latino tanto grande è la sua potenza espressiva! Ma io non sono una strega e la mia indole docile di Bilancia mi costringe a malincuore a svelare i segreti più arcani di questo linguaggio. L’esempio in questione può essere tradotto così: “Non mi sento molto bene, mi sa che sto per prendermi qualcosa” (tipo un raffreddore, una influenza, o malattia in generale). Il verbo “sunare” significa generalmente “raccogliere, arraffare, racimolare”. Ecco altri esempi degni di nota: “ bià sunare pì bèssi che se può” (bisogna racimolare più soldi possibile); “sùna el sùcaro che ti a spanto per tèra” (raccogli lo zucchero che hai sparso per terra).  E che mi dite di questa: “i s’a ben sunao”  (si sono trovati tutti dello stesso stampo) ? Una lingua incredibile, da valorizzare e diffondere con orgoglio. Vi aspetto alla prossima lezione di Lingua Chioggiotta per passione! Sara Ferro