Ricordo una giornata di luglio con un tasso di umidità pari quasi al 100% e 300 persone davanti a me da imbarcare per la Croazia. Mentre le mie colleghe bramavano la spiaggia, il mare e la tintarella, io chiudevo gli occhi e immaginavo fiocchi di neve appesi alla finestra; nella mia pazzia mentale potevo perfino sentire il profumo della cannella e dei biscotti allo zenzero. Il giorno dopo, a casa, erano rotolate giù dalla soffitta le prime palle di polistirolo accompagnate dalle loro fedeli amiche: le stoffe natalizie. Oggi è l’ 8 dicembre, il giorno dell’Immacolata, e, come tradizione vuole, nelle case appare l'albero di Natale. I miei due alberi di Natale (come potevate pensare che ne avessi solo uno?) sono “magicamente” apparsi due settimane fa, insieme al Santo Presepe, nel quale mancano solo il Gesù bambino, che attende sempre paziente la Sua Nascita e la nostra attenzione, e i Re Magi, che arrivano pian pianino e con fatica attraversando le mensole del soggiorno, verso la meta finale, la credenza, intesa sia in termine “popolare” (il mobile), sia nella sua accezione più alta, la credenza nella nascita del Salvatore.
Il calore del Natale
Ricordo una giornata di luglio con un tasso di umidità pari quasi al 100% e 300 persone davanti a me da imbarcare per la Croazia. Mentre le mie colleghe bramavano la spiaggia, il mare e la tintarella, io chiudevo gli occhi e immaginavo fiocchi di neve appesi alla finestra; nella mia pazzia mentale potevo perfino sentire il profumo della cannella e dei biscotti allo zenzero. Il giorno dopo, a casa, erano rotolate giù dalla soffitta le prime palle di polistirolo accompagnate dalle loro fedeli amiche: le stoffe natalizie. Oggi è l’ 8 dicembre, il giorno dell’Immacolata, e, come tradizione vuole, nelle case appare l'albero di Natale. I miei due alberi di Natale (come potevate pensare che ne avessi solo uno?) sono “magicamente” apparsi due settimane fa, insieme al Santo Presepe, nel quale mancano solo il Gesù bambino, che attende sempre paziente la Sua Nascita e la nostra attenzione, e i Re Magi, che arrivano pian pianino e con fatica attraversando le mensole del soggiorno, verso la meta finale, la credenza, intesa sia in termine “popolare” (il mobile), sia nella sua accezione più alta, la credenza nella nascita del Salvatore.