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Sarah j. Morris a Chioggia


WOW! SARAH JANE MORRIS A CHIOGGIA CON DOMINIC MILLER! Venerdì 12 Febbraio, Auditorium San Nicolò ore 21. Ragazzi…e quando ricapita più di avere a casa , in una sola sera , due artisti del genere?! Seguiranno ora varie ragioni che vi obbligheranno a dire di no solo in caso di calamità eccezionali!Ricordate la hit (già cover) degli anni Ottanta “ Don’t leave me this way” fatta dai Communards, il gruppo del re del falsetto Jimmy Sommerville? Ebbene qui lo accompagnava una bella  Rossa dalla voce incredibile…da brividi, con una profondità e toni bassissimi. Vi basterà ascoltarla per ritornare nel mood della canzone e di quei anni!Ma mrs Morris non si fermò al pop: da quasi tre decadi canta, canta, canta, con uno stile inconfondibile abbracciando generi come il rock, il blues, il jazz.
Ha all’attivo 12 album, senza contare le collaborazioni (del calibro degli Eurythmics e Ryuichi Sakamoto, no comment…).In un blog alcuni suoi fan la descrivono come “ l’incontro tra Nina Simone e Janis Joplin ” oppure “un Tom Waits al femminile  ” e certamente chi la conosce bene condividerà.Nel suo sito http://www.sarahjanemorris.co.uk/ la cantante dice di sé: “ Nessun genere mi contiene, ogni cosa influenza un’ altra, non ho mai cercato di ricreare nulla, ho cercato nel tempo di introdurre la mia personalità, ciò ha compreso però anche crisi di identità. Ad ognuno piace catalogare, sono cresciuta con il Soul e lo amo , ma il Jazz è la musica che conosco meglio…”E nel nome del Jazz, la cinquantenne a Chioggia ci proporrà il suo disco “Where it hurts” (“Dove fa male”) uscito nel 2009, un disco nato dopo la separazione dal compagno di una vita , David Coulter (ex Pogues), “In realtà molti dei miei amici lo chiamano il red album”, precisa lei, che in Italia ha trovato una nuova casa discografica presso la Nunflower di Stefano Senardi. “La copertina è rossa, un colore che si adatta bene al periodo che stiamo vivendo. E non tutte le canzoni del disco parlano della fine del mio matrimonio, il dolore di cui canto non è solo personale: riguarda tutti, il pianeta intero. Scrivere della mia esperienza mi ha aiutata a guarire…”Il divorzio, intanto, ha costretto la Morris a cercarsi anche un nuovo partner musicale (il marito l’accompagnava alla chitarra). Non tutto il male vien per nuocere, perché ora al suo fianco c’è stabilmente Dominic Miller, il chitarrista di Sting. “E quando il suo “datore” di lavoro ha deciso di andarsene in tour con i Police, per la prima volta in quindici anni s’è trovato libero di fare altre cose. Ci conosciamo da tanto tempo, sono molto amica della sua ex moglie. Siamo nati lo stesso giorno, anche se lui ha un anno di meno, abbiamo entrambi un figlio che si chiama Otis…Due anni fa ci siamo incontrati in un caffè di Londra, vicino a Wimbledon dove vivevo all’epoca. Siccome il mio chitarrista se n’era andato in tour con Sinead O’Connor, gli ho fatto la proposta: da allora abbiamo cominciato a scrivere canzoni e a esibirci insieme dal vivo. Ora che Sting lo ha coinvolto nel suo nuovo progetto discografico (“If on a winter’s night”) lo avrò a disposizione part time. All’inizio, con la nuova band, suonavamo elettrico. Dopo qualche concerto siamo passati a una dimensione acustica…”E, da amante di Sting, sono felicissima che lasci a Dominic Miller del tempo libero per fare dischi da solista e partecipazioni del genere , così può “parlare” al mondo con le note della sua chitarra. Miller dal ’90 suona con Sting e con lui ha firmato i testi e le partiture di canzoni come “Shape of my heart”. Prima del ’90 ha suonato per Peter Gabriel, Phil Collins, Level 42, Paul Young , Pretenders, Tina Turner, con Mango nella canzone “Come l’acqua” del 1996(da anni Mango collabora col nostro concittadino e chitarrista Carlo De Bei , pensate…quante coincidenze…). Dominic Miller da solista ha realizzato 7 dischi prevalentemente acustici con un mix di tecnica ed emozione che  ha stregato chitarristi (e non) di tutto il mondo.Allora sicuri di rimanere a casa venerdì sera?ELISABETTA DONAGGIO