Creato da facciolostronzo il 28/07/2009

Ci Stai Cascando

e lo sai anche tu !!!

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I'm dreaming of a white Cristhmas 2 di 3; un "postone" insomma ;-)

Post n°4 pubblicato il 29 Dicembre 2009 da facciolostronzo

Caro Babbo Natale,

ti scrivo per chiederti se, per Natale, potresti regalarmi la soppressione delle festività natalizie.
Sì perché mi hanno rotto le palle.

D'estate ce le scassano tutti parlando di "partenze intelligenti"; di vacanze distribuite nel corso della intera estate.
Ci dicono che siamo come un branco di pecoroni ad andar tutti in ferie più o meno negli stessi giorni.

Bene, ora mi spieghi tu, che tra l'altro dovresti esser d'esempio finanche ai bambini, perché cazzo, in meno di un mese, dai primi di Dicembre ai primi di Gennaio, ci spari addosso il Patrono di Milano, l'Immacolata Concezione, Santa Lucia, La Vigilia, Il Santo Natale, Santo Stefano, Il Veglione, Capodanno e pure l'Epifania?

Ti hanno trattato male da piccolo?
Non ti ha aiutato nessuno a rielaborare i tuoi traumi ?
Per questo motivo ora ti sfoghi con noi ?

Senti Babbo, non sarebbe meglio se ti calmassi e ripianificassi un poco meglio la tua vita rompendo un po' meno le palle a noi comuni mortali?
Guarda che tutti dicono che ti vogliono bene e sono carini con te solo perché sei anziano e non vogliono offenderti ma poi, quando non senti, sottovoce, dietro le tue spalle … tutti a dire "Ma che palle sto Natale !!!".

Era mica meglio se tu ci avessi pensato sopra un po' di più ed avessi perlomeno spalmato tutte queste feste nel corso dell'anno?

No vero ?

Non ti ci saresti divertito; sai che noia non stressare tutti noi !
 
Scusa se sono diretto e non giro attorno alle cose ma sai com'è … io mica ho la slitta con le renne; sono giorni che vivo nella morsa del ghiaccio, a montar le catene e schivar tamponamenti sulla A1; a cuccarmi freddi polari e parabrezza gelati.
Quando, uscito per comprare regali, constato che, per far 20 Kilometri, ci impiego cinque ore … Beh caro Babbo Natale … sono un essere umano … finisce che un poco mi incazzo.

Cinque ore ad osservare l'auto davanti alla mia che, ogni tanto, inizia a pattinare sul ghiaccio ed a tratti decide di derivare pericolosamente verso quella della corsia adiacente provocando ansie nei proprietari dei due mezzi che raramente si concludono con uno scambio di auguri per un Felice Natale ed un Sereno 2010.

Mentre sono lì, immorsato tra auto bloccate, ad impegnare il tempo a rileggermi per la millesima volta i soliti cartelloni pubblicitari posti a fianco della strada, osservando la notte giungere pian piano, notando i lampioni accendersi per lunghe file ed il cielo iniziare a liberare fiocchi di neve ampi una spanna … Mentre sono lì, dicevo, ti cerco.

Sporgo il viso oltre il volante e volgo gli occhi al cielo.
Sì, ti cerco.

Lassù.
Nel buio cielo della notte.

Se ti vedessi volare sopra questa interminabile fila di auto, sulla tua slitta trainata da renne, incanalato in una virata come fossi Italia Due che affronta l'ultima parabolica della pista di Bob di Cortina...

Beh, caro Babbo Natale, sono stato Obiettore di Coscienza, ma in quell'istante, se avessi un M24 nel bagagliaio, scenderei di corsa dall'auto, aprirei il portellone e lo imbraccerei.

Spalmerei la mia guancia destra sull'arma.

Come D'Aiello a Beijing nel Double Trap.

La mia pupilla si troverebbe in linea perfetta col mirino.
L'intero palmo della mia mano destra aderirebbe al calcio; il polpastrello dell'indice della stessa sfiorerebbe il grilletto.
La sinistra ben salda al sottocanna.

Gomito libero.
Rigido come una statua di marmo dal busto in su ma assolutamente mobile, seppur senza giochi, in vita.
Le gambe come un plinto in cemento.
Tanto Mobile quanto Preciso seguirei,  con la canna dell'M24, la traiettoria del tuo mezzo.

Come D'Aiello.
Appunto.

Ma stavolta sarebbe Oro, mica Argento.

 

 

Tu lo sai.

Tu sai bene di essere a rischio di cecchinaggio.
Sai che non sono il solo con questo sogno.

Per questo ti vesti di rosso.
Mimetico al puntatore Laser.

Ma, Babbo caro, hanno inventato il laser Verde.
Sei fottuto Ciccio Bello.

 

QUATTRO Colpi.
Bastano solo QUATTRO Colpi.

Sparati senza fretta.
Colpi ragionati.

Chi non conosce l'argomento pensa che basti premere il grilletto e seminare a vanvera Kilogrammi di 7,62 x 51 mm.
Chi invece conosce la materia sa che i colpi devono essere quelli decisi anzitempo; a mente lucida.

Sequenza ottimizzata; sapendo a priori ciò che si deve fare in modo da potersi concentrare solo sul gesto e non sul resto.

Prima sparerei alla Renna di testa, per compromettere l'assetto del mezzo.
Ed il primo bossolo uscirebbe di lato.

La slitta si intraverserebbe un poco consentendomi, quando il convulso movimento del baraccone volante me lo metterebbe in vista, di spezzare, con il secondo colpo, uno dei due lunghi sci sottostanti per esser sicuro che , se mai mi sfuggissi, non potresti comunque atterrare senza ammazzarti.

Sia però chiaro che sarebbe solo una inutile precauzione.
Un eccesso di zelo.

Una sequenza più sadica che necessaria, il cui vero scopo forse è quello di farti capire, ancora cosciente, che non hai speranza alcuna.
Ti immagino sbalzato fuori, terrorizzato e tuttavia ancora abbastanza lucido da comprendere che la possibilità di farcela sfuma, sino a spegnersi, ad ogni colpo.

Colpo inutile dicevo; inutile perché Il puntatore verde inizierebbe a scorrere sul panno rosso del tuo abito; giungendovi ancora prima che il secondo bossolo tocchi terra.
Vedresti il puntino verde aggirarsi sul tuo petto per poi scendere giù.
Giù, sino alla nera cintura che ti fascia il pancione.

Io seguirei, ancora per pochi istanti, la parabola discendente nella quale sei imbrigliato dalle leggi di Newton.

Inerme.
Cadente come un verme scivolato dall'appiglio.
Sarebbe oltremodo facile seguirti nella caduta; una traiettoria facilmente intuibile sicché la mia mano sinistra guiderebbe il tronco con la modalità e la precisione di una Fresatrice a Controllo Numerico.

Un paio di secondi.

Un paio di secondi nei quali gustare non solo il fatto che gli effetti congiunti, su Babbo Natale, dell'inerzia e della accelerazione gravitazionale non sono un mistero per le mie braccia ma anche immaginare la tua impotente e consapevole attesa.

E poiché qui, in passato, il paragone era la guerra fredda, facciamoci un volo dai... per ricordare i bei tempi.

Sì, quegli istanti caro Babbino, mi darebbero la stessa sensazione che penso proverei a cavallo di in Super Hornet quando, dopo aver danzato per minuti in un dogfighting estremo, riuscissi a mettermi con il muso in culo al MIG-28.

L'estro serviva prima, nel duello vero e proprio; quando ci giocavamo il ruolo di preda e cacciatore.
Ora ciò che serve è solo non farsi fottere perdendo la concentrazione; non sprecare il vantaggio accumulato a fatica.

Ora basta seguirlo, nei suoi isterici cambi di traiettoria, sapendolo consapevole che nulla lui può fare per salvarsi se non sperare che io mi distragga; che mi rilassi anzitempo.

Si tratterebbe di tenerlo puntato ancora per alcuni secondi e seguire la sequenza fatta centinaia di volte in addestramento.

"Agganciato."

Attendere due Secondi ascoltando il segnalatore acustico gracchiare continuando a tenere nel quadrato il MIG.
Poi premere il tastino rosso sulla cloche.

" Fuoco."

Il Sidewinder si staccherebbe dall'ala destra; cadrebbe in verticale per meno di un paio di secondi avanzando tuttavia in orizzontale , per inerzia, alla mia stessa velocità.

A quel punto il razzo si accenderebbe ed il suppostone partirebbe deciso, guidato dal suo sensore di calore, per ficcarsi nel bollente culo del MIG.

Pochi attimi prima che il serpente volante fori l'avversario, virata rapida a salire per evitar rottami e poi via, verso casa, verso il ponte della USS Ronald Reagan.

"MIG Abbattuto. Sto Rientrando."

Torniamo anche noi a terra.

Anche con l'M24, dopo due secondi, pigerei.

Pigerei Due Volte.
Due Volte il grilletto.

Il rinculo mi farebbe male alla spalla ma bene al cuore.

Ti farei esplodere Babbo.
Ti sbriciolerei come un piattello.

Come lui, immagino, potresti disintegrarti; sbriciolarti.
Emettendo quell'ultima chiazza di polvere rossiccia che libera ogni piattello non fallato quando vien colpito.

Io so come mi sentirei in quell'istante.
Ed immagino che succederebbe mentre raccolgo i quattro bossoli da terra e ripongo l'arma nel baule della mia auto.

La coda di autoveicoli si fermerebbe, i conducenti scenderebbero stupefatti dai loro mezzi.
Osserverebbero la chiazza rossiccia dissolversi lentamente in cielo e la slitta impazzita schiantarsi al suolo non molto lontano da lì.
Un sorriso, finalmente disteso, sui loro volti.

Me li immagino infilarsi le mani nella tasca del paltò alla ricerca della lista dei regali da acquistare, la accartoccerebbero con la mano, senza neppure guardarla e la getterebbero nella neve.

Catene Spezzate.

I portelloni delle loro auto si aprirebbero.
Scatole di regali sarebbero prese a calci e gettate nel fosso a lato della strada.

Poi tutti a casa.
A Rilassarsi.
Finalmente.

Serve Fede e Pazienza, lo sapete no. Continua (e finisce) qui sotto.

 
 
 

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